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Per la Gazzetta dello Sport ricordare i martiri delle foibe è “vergognoso” – 05apr13

Cosa avrà spinto La Gazzetta dello Sport a definire “vergognosi” un paio di striscioni esposti dai tifosi della Lazio e ritratti in una fotografia pubblicata a pagina 16 del quotidiano sportivo? Insulti razziali? Simboli fascisti o nazisti? Minacce di morte? Incitamenti all’odio o alla violenza?

Niente di tutto questo.

Nell’immagine appaiono solamente due striscione in onore dei martiri delle foibe. “Nel ricordo non li hanno uccisi. Onore ai martiri delle foibe”. Questa la frase incriminata, che la Gazzetta dello Sport ha pensato bene di stigmatizzare con una didascalia clamorosa: “I vergognosi striscioni degli ultrà della Lazio contro il Borussia M.”.

Cosa ci sia di vergognoso nella foto del fotografo Pieranunzi, come da firma, non è dato sapere.

Probabilmente sono stati davvero esposti degli striscioni “vergognosi” durante la partita Lazio-Borussia Mönchengladbach valevole per l’Europa League. Ma non sono certo i due striscioni ritratti a pagina 16 della “Rosea” di oggi.

L’articolo, a firma Fabio Licari, parla delle intemperanze dei tifosi laziali e dei tifosi turchi del Fenerbahçe, colpiti da sanzioni Uefa e tenuti sotto controllo dalla Forze dell’ordine. In Turchia ci saranno duemila poliziotti allo stadio per garantire il corretto svolgimento della gara di andata del quarto di finale di Europa League.

Tutto chiaro, peccato che la Gazzetta caschi in una gaffe clamorosa: per dimostrare la “violenza” dei tifosi laziali, pubblica una foto di striscioni in onore dei martiri delle foibe. Da notare che non si vede neppure l’ombra di una misera croce celtica.

Forse lo stagista sottopagato che lavora nella redazione del principale quotidiano sportivo italiano ritiene che ricordare le vittime della violenza inaudita del dittatore Tito sia”fascista” e “nazista”, sia un incitamento all’odio e alla violenza. O forse pensa che i martiri delle foibe siano tutti pericolosi criminali. Probabilmente anche la Gazzetta si è fatta prendere dall’antifascismo militante, in buona o cattiva fede. La gaffe, però, è lampante sin dal colpo d’occhio. Il quotidiano farebbe bene a scusarsi, non solo con i tifosi laziali ma anche e soprattutto con associazioni e parenti delle vittime delle foibe.

Riccardo Ghezzi
www.qelsi.it 4 aprile 2013

 

 

 

Lo striscione esposto dai tifosi laziali (foto Gazzetta dello Sport)

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