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Passi avanti per il bilinguismo scolastico in Istria

Nella porzione slovena dell’Istria l’applicazione del bilinguismo nella segnaletica stradale dà adito a polemiche in quanto l’insegna in lingua italiana che indica la stazione degli autobus di Capodistria sarebbe troppo vistosa rispetto a quella in sloveno. Nella limitrofa Pirano i toni sono ancora roventi in merito al ripristino del toponimo Santa Lucia, che il regime comunista jugoslavo ha privato del riferimento alla Santa: la deputata piranese Meira Hot (socialdemocratica contemporaneamente vicepresidente della Camera di Stato e consigliere comunale) ha aperto alla possibilità di ripristinare “Santa” solamente nella denominazione italiana.

Nella Regione Istria, invece, si segnalano significativi passi avanti nel bilinguismo a livello scolastico: innanzitutto perchè si è concluso con soddisfacenti risultati il progetto pilota di inserire 30 ore di lingua italiana in alcuni asili con lingua d’insegnamento croata. Ma soprattutto perchè è stata firmata lo scorso 31 maggio la lettera d’intenti tra Comune di Lisignano e Unione italiana per la costruzione dell’asilo italiano di Sissano.

“Una giornata da ricordare per la componente italiana di Sissano”, ha detto il presidente della locale Comunità degli italiani, Paolo Demarin, e ha aggiunto: “Posso dirmi veramente soddisfatto perché è da 20 anni che stiamo perseguendo questo obiettivo che si va a realizzare con un impegno sinergico di municipalità, Unione italiana e CI”. In pratica, oltre che della costruzione della sede, si parla della fondazione vera e propria di un’istituzione prescolare italiana che non è mai esistita a Sissano e la Lettera d’intenti che solitamente delinea solo l’inizio di un percorso in questo caso rappresenta la sua fase finale anche perché – come spiega Demarin – nel contempo è stato fatto il progetto, ottenuta la licenza edilizia e assicurata una parte della copertura finanziaria. Dei 4 milioni di kune necessari, 2 milioni sono stati assicurati dall’Unione italiana dai mezzi del governo di Roma i rimanenti saranno richiesti alla Croazia mentre il Comune di Lisignano ha assicurato il terreno e – molto importante – il futuro finanziamento per l’ordinaria gestione dell’asilo.

Nella limitrofa Fiume, invece, c’è scetticismo in merito alla possibilità che l’attuale amministrazione comunale introduca la cartellonistica trilingue (croato, inglese ed italiano) agli ingressi del capoluogo del Carnaro, come lasciava, invece, intendere un portale informativo fiumano che aveva interpellato il sindaco Marko Filipović al riguardo. [LS]

Rassegna stampa da Radio Capodistria

Poco prima dell’inizio delle attività previste dal programma di Fiume Capitale Europea della Cultura 2020, erano apparse le prime indicazioni trilingui

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