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Parete (CE): Via Tito resta, egli fu grande

Dopo la lettera inviata al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano dal sindaco di Calalzo (Belluno), Luca De Carlo che per rispetto di tutti gli innocenti italiani gettati nelle foibe dai partigiani comunisti della Jugoslavia governata da Tito, aveva chiesto che avvenisse la rimozione di tutti i toponimi che ricordano il defunto dittatore iugoslavo, ha risposto il sindaco di Parete (Caserta), Luigi Aurelio Verrengia, il cui comune è nell’elenco delle località italiane che hanno una via dedicata a Tito.

Dice Verrengia: «Non sono favorevole a questa scelta, avendo già ricevuto un'istanza da un gruppo di profughi istriani (ANVGD), per evitare contrapposizioni ideologiche e politiche. Penso che sia orrenda la storia delle foibe, ma va inquadrata in un'epoca di follia storica, caratterizzata da opposte violenze, resta pur sempre la valutazione che Tito ebbe una funzione storica rispetto all'antinazismo ed all'antifascismo».

Le parole di Verrengia mancano tuttavia del riferimento all’anticomunismo, sono molti gli istriani e i dalmati che vivono nell’Aversano, i quali dopo che cacciati dalle loro terre annesse alla Jugoslavia, vennero trasferiti anche in quello che divenne il Campo Profughi di Aversa.

(fonte corrierediaversaegiugliano.it)

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