Debutta stasera [15 aprile, ndr] (e resterà in scena fino al 24 aprile), al teatro Biondo, lo spettacolo di Simone Cristicchi “Magazzino 18”, diretto da Antonio Calenda e prodotto da Promo Music e Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia. Magazzino 18 racconta una pagina dolorosissima della storia italiana. Con il trattato di pace del 1947 l’Italia perdette vasti territori dell’Istria e della fascia costiera, e circa 300 mila persone dovettero scegliere di lasciare le loro terre natie destinate a non essere più italiane. Non è difficile immaginare quale fosse il loro stato d’animo, con quale sofferenza intere famiglie impacchettarono le proprie cose e si lasciarono alle spalle le loro città, le case, le radici. Cristicchi è rimasto colpito da questa pagina della nostra storia e ha deciso di ripercorrerla in una canzone e in un testo teatrale che prende il titolo proprio da quel luogo di Trieste, il Magazzino 18, dove gli esuli – prossimi ad affrontare lunghi periodi in campi profughi o viaggi verso lontane mete nel mondo – lasciavano le loro proprietà in attesa di rientrarne in possesso in un imprecisato futuro.
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