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Omaggio all’Ara pacis (Il Piccolo 11 feb)

GRADISCA Anche nella Destra Isonzo si sono tenute ieri cerimonie nel Giorno del Ricordo.

A Gradisca una cerimonia si è tenuta nella sala consiliare di Palazzo Torriani alla presenza del sindaco Franco Tommasini e dell’assessore comunale Paolo Bressan, di una delegazione di studenti dell’istituto agrario «Brignoli» e della scuola media «Della Torre» e del presidente del comitato provinciale dell’Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, Rodolfo Ziberna, che nel suo intervento ha voluto rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.

A Medea la cerimonia si è tenuta dinanzi al monumento dell’Ara pacis. Omaggi floreali sono stati deposti dal sindaco di Medea Alberto Bergamin e da Rodolfo Ziberna davanti all’urna all’interno della quale è contenuta la terra prelevata da alcune foibe slovene e croate. All’incontro sul colle di Medea erano presenti tra gli altri il prefetto Maria Augusta Marrosu, il comandante provinciale dei carabinieri ten. col. Roberto Zuliani, il presidente del Cisi Renato Mucchiut oltre alle delegazione delle associazioni d’arma e combattentistiche.

La giornata del ricordo è stata commemorata a Cormons il Giorno del ricordo sempre a cura dell’Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia e dalla Lega nazionale. Dinanzi ai labari delle associazioni d’arma e combattentistiche in piazza Libertà, c’è stato un solenne alzabandiera seguito dalla deposizione di una corona ai piedi del monumento ai caduti dal parte del presidente dell’Anvgd, Rodolfo Ziberna, presenti i consiglieri comunali Riccardo Leone e Massimo Falato.

È stato sottolineato come siano «già trascorsi cinque anni da quando, dopo menzogne e colpevoli silenzi, il Parlamento italiano ha istituito la solennità nazionale del Giorno del ricordo in memoria del dramma dell’esodo dalle terre d’Istria, Fiume e Dalmazia, delle foibe e del diktat, ovvero l’iniquo trattato di pace di Parigi del 1947 – affermano in una nota gli organizzatori –; per celebrarne la memoria, le nostre associazioni promuovono una serie di cerimonie e iniziative nell’Isontino».

Ieri sera, poi, al santuario di Rosa mistica, è stata officiata una messa in memoria delle vittime delle foibe.

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