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Nato: fallita iniziativa Slovenia contro Croazia (Ansa 26 mar)

(ANSA) – ZAGABRIA, 26 MAR – Scade a mezzanotte il termine ultimo per la raccolta delle firme sull'iniziativa referendaria in Slovenia per bloccare l'adesione della Croazia alla Nato a causa del contenzioso sul confine marittimo nel nord Adriatico, ma già da giorni è chiaro che il referendum non si farà e che la Croazia, assieme all'Albania, avrà il sì di tutti i Paesi dell'Alleanza al prossimo summit il 3 aprile. Al termine dei 35 giorni previsti dalla legge per la raccolta delle 40.000 firme (il 2 per cento dell'elettorato) il Partito del popolo sloveno, una quasi ignota organizzazione di destra, ha ammesso di avere a malapena due mila firme. Contro il referendum si erano espressi il presidente Danilo Turk e il premier Borut Pahor, tutti i partiti presenti in parlamento e la stampa. In un momento, un mese fa, era però parso che grazie a un iniziale appoggio della destra politica parlamentare il Protocollo di ratifica dell'adesione della Croazia alla Nato dovrà essere sottoposto al vaglio dei cittadini rimandano così di mesi l'ingresso della Croazia. Secondo gli analisti sloveni il governo di Lubiana ha dovuto subire fortissime pressioni dall'estero, da Washington in prima linea, e fare tutto il possibile per chiudere la questione entro la fine di marzo in vista del vertice della Nato. Domani infatti dopo l'annuncio del mancato raggiungimento della quota referendaria, Turk firmerà il documento. Il parlamento croato ha invece chiuso la procedura di ratifica ieri votando con un solo voto contrario l'ingresso del Paese all'Patto Atlantico. Perisite però il veto della Slovenia sul proseguimento dei negoziati di adesione della Croazia all'Ue a causa del contenzioso frontaliero.

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