«Il danneggiamento della corona deposta ieri in memoria dei martiri delle Foibe rappresenta la vergogna senza fine che ripropone la codardia e la stupidità figlie dell’odio e del disprezzo». Lo afferma il consigliere regionale Alfredo De Sio, capolista alla Camera per Fratelli d’Italia, a seguito degli atti vandalici con cui, nella notte, è stato distrutto e bruciato il simbolo di un gesto di pietà nei confronti degli italiani che tra il ’43 e il ’46 hanno subito la barbara persecuzione delle truppe comuniste di Tito.
«La cerimonia in ricordo dei martiri – afferma De Sio – era avvenuta domenica mattina con grande partecipazione non solo dei tanti sostenitori di Fratelli d’Italia, ma anche altre formazioni politiche, associative e di molti semplici cittadini, nella via intitolata a Norma Cossetto ferocemente stuprata, trucidata e infoibata dai partigiani e dai comunisti slavi. Una partecipazione – prosegue – che è la dimostrazione di una nuova consapevolezza, di una coscienza storica volta a rendere giustizia nel ricordo, strappando all’oblio a cui la ‘subcultura’ comunista aveva condannato questi martiri italiani».
«Il gesto blasfemo di questi coraggiosissimi vigliacchi figli ideali degli stessi che massacravano gente inerme, solo perché italiana – prosegue De Sio – conferma l’ignoranza e la povertà di spirito in cui si è annidato quell’odio che genera mostri, mostri di vigliaccheria come i loro padri».
(fonte www.umbrialeft.it 11 febbraio 2013)
Narni, la corona distrutta (foto www.umbrialeft.it)