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Monumento a Geppino Micheletti (NewsItaliaPress 11 ago)

Trieste – Organizzata dall'Unione degli Istriani, si terrà domani alle 11 nel salotto azzurro del Municipio di Trieste la conferenza stampa di presentazione del monumento al medico triestino dott. Geppino Micheletti realizzato in pietra d'aurisina su progetto dell'architetto Ennio Cervi.

Il monumento verrà inaugurato nel giardino di piazzale Rosmini a Trieste lunedì 18 agosto 2008 alle ore 17.30 nella ricorrenza del 62esimo anniversario della strage di Vergarolla (Pola, 18 agosto 1946 – 18 agosto 2008).

Il dott. Micheletti, nato a Trieste il 18 luglio 1905 nel 1930 si trasferisce a Pola con la famiglia dopo aver ottenuto la laurea in medicina a Perugia. Nel frattempo si specializza in chirurgia a Padova e diviene primario dell'ospedale Santorio Santorio del capoluogo istriano. Per tutti gli italiani di Pola l'eroica figura di Geppino Micheletti è legata all'episodio delittuoso dello scoppio di alcune cariche esplosive marine recuperate e disinnescate dagli artificieri ed accatastate sotto una pineta della spiaggia di Vergarolla, affollatissima di bagnanti la domenica del 18 agosto 1946.

Improvvisamente, intorno alle 14, le cariche esplodono provocando un'ottantina di morti tra i polesani. Moltissimi i feriti che vengono portati a decine ed in gravi condizioni all'ospedale dove il dott. Micheletti presta le sue cure. Ben presto gli giunge la notizia che tra i morti nell'esplosione ci sono anche i suoi due figli Carlo (9 anni) e Renzo (6 anni) ed altri due familiari che li accompagnavano. Affranto dal dolore e dalla disperazione, Micheletti continua la sua opera all'ospedale per oltre 24 ore consecutive, fino alla cessazione dell'emergenza. Soltanto dopo si recherà a casa a consolare l'affranta madre dei suoi bambini, Iolanda Nardini, deceduta a Trieste lo scorso anno all'età di 99 anni.

"Per questo suo encomiabile gesto di umana pietà ed elevata etica professionale – si legge nella nota diramata dall'Unione degli Istriani – il dott. Micheletti è assurto a simbolo degli alti valori morali e dell'altissimo senso civico della gente istriana ed il suo ricordo rimarrà indelebile nella memoria di tutti i cittadini di Pola.

Per il suo gesto il 28 agosto 1946, dieci giorni dopo i fatti, il Consiglio Comunale di Pola gli ha conferito una medaglia di benemerenza mentre il 2 ottobre 1947 lo Stato italiano gli ha conferito la Medaglia d'Argento al Valor Civile".

 

News ITALIA PRESS

 

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