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Ministro Esteri sloveno: il confine non esiste più (Il Piccolo 02 ott)

di FURIO BALDASSI

TRIESTE Sembra quasi il ragazzo della porta accanto. E in effetti Samuel Zbogar è il più giovane ministro che potreste avere mai visto. E la cosa suona doppiamente vistosa se si calcola che non gli hanno assegnato una delega da niente, ma quella agli Esteri, che per una giovane Repubblica come la Slovenia ha una valenza tutta particolare.

Quasi in incognito, mentre sciabolavano schizzi di pioggia tutto attorno alla rappresentanza consolare di via San Giorgio, Zbogar è arrivato in città per una visita di cortesia. Che tale si è rivelata fino in fondo. Nessun accenno a questioni spinose e che dividono italiani e sloveni come il rigassificatore, ma anzi basso profilo, grandi sorrisi e strette di mano. Praticamente il Bignami della diplomazia.

I suoi temi di punta sono stati semmai quelli della tutela delle due minoranze, l’italiana in Slovenia e la slovena in Italia, dove peraltro poteva avvalersi degli ottimi suggerimenti dell’ex sindaco di Sgonico e ora parlamentare italiano Tamara Blazina. «No – conferma la Blazina – non si è parlato di rigassificatore anche perchè Zbogar ha avuto la sensibilità di non bypassare il suo collega con delega all’Ambiente… ».

Qualcosa, alla fine, il ministro l’ha tirata fuori. Riguarda proprio le tutele, indubbiamente perfettibili da una parte e dall’altra, ma soprattutto i vicini croati. Laddove, dopo essersi fatto una discreta cultura in fase di trattative sul controverso Golfo di Pirano, Zbogar ora percorre la strada della trattativa e della tolleranza a tutto tondo. «La Croazia nell’Unione europea? A questo punto posso solo dire che non vedo l’ora», ha sillabato in perfetto inglese, facendo capire in maniera chiara che i problemi che stavano alla base dell’estenuante trattativa croato-slovena sono stati rimossi e che presto un altro confine potrebbe diventare solo simbolico, nella corsa verso l’Istria e le altre zone interne. «Stiamo definendo assieme tutti i problemi eventuali, speriamo bene» ha aggiunto.

Anche sui rapporti transfrontalieri in essere, il ministro sloveno si è dichiarato molto soddisfatto. «Non ci sono più confini tra Italia e Slovenia – ha affermato – ma al di là del discorso tecnico-politico mi sembra che il concetto abbia fatto breccia nella mentalità comune. Me ne sono accorto nei giorni scorsi inaugurando una filiale della slovena ”Seaway” a Monfalcone. Sì, effettivamente il confine non esiste più…».

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