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Messaggero Veneto – 27.04.08 – Rievocato l’eroico esempio di padre Cortese

MORARO. L'associazione culturale "Par Morar", in occasione della
ricorrenza del 25 aprile, ha organizzato l'altra sera a Moraro un
incontro dedicato all'esemplare figura di padre Placido Cortese con la
visione di un film-documentario intitolato "Il coraggio del silenzio",
che ripercorre la vita del sacerdote con un dettagliato resoconto sui
fatti accaduti durante la seconda guerra mondiale. Padre Placido
Cortese diede il suo aiuto materiale e spirituale agli internati
sloveni e croati in vari campi di concentramento e aiutò numerose
persone perseguitate dai nazi-fascisti a fuggire.
Per questo fu catturato dai tedeschi, torturato e ucciso. Il suo
sacrifico ha salvato la vita di molte persone sull'esempio di San
Massimiliano Kolbe.
Una vicenda poco conosciuta, la sua, e che in questi ultimi anni,
grazie a ricerche approfondite, è stata riportata alla luce. Alla
serata erano presenti Renato Fiorelli e il giornalista della sede
regionale Rai Jvo Jevnikar, studioso e ricercatore, grazie al quale
sono stati recuperati in questi anni importanti documenti che hanno
permesso di ricostruire gli ultimi mesi di vita del sacerdote.
Fiorelli ha ricordato che qualche anno fa era stato presentato il
libro "Padre Placido Cortese. Vittima del nazismo" , un'opera di padre
Apollonio Tottoli, ed era intervenuto anche padre Antonio Vitale
Bommarco, arcivescovo emerito di Gorizia
, che aveva conosciuto Placido
Cortese e desiderava che la sua opera e la sua testimonianza fossero
finalmente conosciute.
Padre Bommarco e padre Placido Cortese avevano in comune il paese di
nascita, Cherso
, in Istria. Il documentario, ha affermato Fiorelli,
amplia e arricchisce le notizie riportate nel libro. Jvo Jevnikar ha
sottolineato che l'opera di Placido Cortese rientra pienamente negli
avvenimenti legati alla Resistenza.
Resistenza – è stato rimarcato – non è soltanto quella di chi prende
il fucile e va a combattere, ma Resistenza è stata anche la
testimonianza e l'impegno morale manifestato da padre Cortese che, pur
di non tradire i suoi collaboratori, sacrificò la propria vita.
L'importanza di questa figura è dovuta anche al fatto che ha vissuto e
condiviso momenti importanti storici e umani con persone di tre popoli
diversi, italiani, sloveni e croati.
Il suo esempio può contribuire a rafforzare la convivenza tra questi
popoli e far superare quelle divisioni che ancor oggi non sono del
tutto superate.
Il documentario su padre Placido Cortese è stato realizzato da una
casa cinematografica torinese per la regia di Paolo Damosso e si
avvale delle preziose testimonianze di coloro che hanno conosciuto
padre Cortese nel periodo in cui prestava la sua missione nella
Basilica del Santo a Padova.
Fra gli interventi anche quelli di Ivo Jevnikar e dello scrittore
Boris Pahor. La visione del documentario è stata seguita con grande
partecipazione dal pubblico presente e successivamente si è aperto un
dibattito in cui sono stati approfonditi i temi della serata.

Marco Silvestri

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