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Merkel: «Spero che la Croazia rispetti gli obblighi» (Voce del Popolo 24set13)

“Spero che la Croazia rispetterà quanto concordato con l’Unione europea”. Lo ha affermato Angela Merkel durante la sua prima conferenza stampa dopo essere stata riconfermata cancelliere tedesco. Rispondendo alla domanda del giornalista della RTL croata se manterrà la promessa di visitare la Croazia dopo le elezioni in Germania, ha rilevato che lo farà “molto volentieri”, sottolineando però che prima deve “comporre il governo”.

“Spero che Zagabria rispetterà gli obblighi presi. Mi dispiace che, subito dopo l’adesione, si parli di cose che non vengono fatte alla lettera e che si torni a discutere di ciò che abbiamo già concordato”, ha aggiunto. Angela Merkel non è stata a Zagabria il 30 giugno scorso, alla cerimonia d’adesione della Croazia all’Unione europea, giustificando la sua assenza con la “mancanza di tempo”.

I media, comunque, hanno speculato che, in effetti, l’assenza è stata un chiaro messaggio a Zagabria per convincerla a rinunciate alle limitazioni temporali al mandato di cattura europeo, meglio note come “Lex Perković”.

Intanto a Zagabria si sta cercando il modo di trovare una soluzione in grado di soddisfare tutti, scongiurando il pericolo di sanzioni ai danni della Croazia. L’HNS si è dichiarato pronto ad appoggiare un’eventuale modifica della Costituzione. Una presa di posizione che in prospettiva potrebbe giovare all’iniziativa promossa dall’SDP al fine di regolare attraverso la Carta costituzionale il nodo legato alla caduta in prescrizione degli omicidi a sfondo politico.

Un tema che negli ultimi tempi sta riscuotendo grande interesse in Croazia, a causa dei risvolti della Lex Perković (approvata dal Sabor alla vigilia dell’adesione della Croazia all’Unione europea), che in questo periodo è alla base di una disputa tra Zagabria e Bruxelles e in seguito alla quale di recente Viviane Reding, vicepresidente della Commissione europea e commissario europeo per la giustizia, i diritti fondamentali e la cittadinanza, ha minacciato di essere pronta prendere severi provvedimenti nei confronti della Croazia.

L’HNS ha fatto sapere di essere pronto a valutare la possibilità di sostenere le modifiche costituzionali qualora la prescrizione dovesse risultare inapplicabile per tutti gli omicidi aggravati e non solo per quelli di matrice politica. “Si tratta di una modifica molto più ampia e logica. Questa è la nostra posizione, la nostra idea di base”, ha dichiarato all’agenzia stampa Hina una fonte vicina ai vertici del Partito popolare. Nel luglio scorso l’HNS si era espresso contro un’eventuale modifica della Costituzione.

All’epoca i popolari croati avevano spiegato di non ritenere una buona prassi quella di ricorrere con troppa frequenza a modifiche della Costituzione. Allora alcuni esponenti dell’HNS avevano commentato in via ufficiosa che la imprescrittibilità degli omicidi politici poteva essere regolata anche diversamente. La presidente dell’HNS, la vicepremier e ministro degli Affari esteri ed europei, Vesna Pusić, a sua volta aveva dichiarato che rendere imprescrittibili gli omicidi politici vent’anni dopo la proclamazione dell’indipendenza della Croazia equivalesse ad attuare un atto di lustrazione.

Un’eventualità inaccettabile dal punto di vista di Vesna Pusić. Considerato che in precedenza il deputato Milorad Pupovac aveva espresso la disponibilità dell’SDSS a sostenere le modifiche costituzionali proposte dall’SDP, il partito guidato dal premier Zoran Milanović sembra disporre ora dei numeri necessari per promuovere la procedura legata alla riforma costituzionale al Sabor.

Tuttavia per veder approvate le modifiche in questione all’SDP sono indispensabili pure i voti dell’HDZ. Per mettere mano alla Costituzione, difatti, è indispensabile che le riforme siano approvate come minimo dai due terzi di tutti i deputati del Parlamento. Tuttavia l’HDZ ha ribadito più volte di ritenere inaccettabile la proposta di mettere sullo stesso piano i singoli omicidi con quelli commissionati dal regime comunista.

(fonte “la Voce del Popolo” 24 settembre 2013)

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