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L’Unione Istriani raccoglie promesse anche da Illy

Nell'ormai quotidiana incetta di promesse verbali, l'Unione degli Istriani ha raccolto presso la propria sede di Trieste anche quelle del presidente uscente e ricandidato alla Regione Friuli Venezia Giulia, Riccardo Illy, in visita ufficiale all'Uese, cioè l'associazione degli esuli europei voluta da Lacota.

Secondo la massima autorità triestina, l'Euroregione può essere uno sbocco per le istanze degli esuli europei. Sugli esuli istriani ha auspicato la "restituzione di almeno qualche decina di immobili" e la collaborazione con le minoranze linguistiche rimaste, in segno di pacificazione.

Posizioni -queste- assai distanti da quelle dell'Unione degli Istriani, ma tant'è: una promessa elettorale ormai non si nega a nessuno.

Peccato che tutto quel che ascoltiamo in questi giorni sono solo parole. E conoscendo i politici italiani, sappiamo bene che tali (e solo tali) resteranno.

Ma la fabbrica delle illusioni va avanti: macina proposte, apprezzamenti, complimenti, disponibilità. Tutti encomiabili atteggiamenti, destinati però a scomparire nel tardo pomeriggio del 14 aprile.

Da "Il Piccolo": "Da Illy è arrivato l'impegno, in caso di riconferma, per un riconoscimento ufficiale e un sostegno all'Uese da parte della Regione".

Più seria sarebbe una organica proposta per la soluzione ai problemi degli esuli, da mettere sul tavolo di ogni schieramento politico, piuttosto che sorbirsi sorrisi e ammiccamenti dai soliti noti che incontrano gli esuli solo per strappare la consueta manciata di voti.

 

 

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