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Luka Koper chiede la Trieste-Capodistria (Il Piccolo 26set13)

Costruire il secondo binario della Capodistria–Divaccia è fondamentale per lo sviluppo del Porto di Capodistria e lo stato dovrebbe avere un atteggiamento molto chiaro nei confronti di questo progetto. Se invece si dovesse rinunciare al raddoppio della tratta, l’unica alternativa valida per collegare lo scalo capodistriano alla grande viabilità europea sarebbe il collegamento ferroviario Capodistria–Trieste, anche se in quel caso dovrebbero prima essere valutati i rischi economici e operativi dell’operazione.

Questo, in sintesi, il contenuto della lettera che la direzione della Luka Koper ha inviato alla premier slovena Alenka Bratušek e al ministro delle Infrastrutture e dell’ambiente Samo Omerzel, dopo che il ministro, nei giorni scorsi, si è nuovamente dichiarato molto scettico sull’opportunità di procedere alla costruzione del secondo binario tra Capodistria e Divaccia.

Secondo Omerzel, infatti, i 27 chilometri della nuova tratta tra la località costiera e l’altipiano carsico sloveno sono troppo costosi, ed è difficile immaginare un recupero dell’investimento – si parla di 1,2 miliardi di euro – in tempi ragionevoli. Secondo la direzione della Luka Koper, invece, non è possibile pianificare la crescita del porto senza il secondo binario della Capodistria–Divaccia.

È un’opera infrastrutturale importante per l’intera economia slovena, si legge nella lettera, ed è fondamentale per la credibilità internazionale del Paese, che ormai da anni promette l’aumento delle capacità portuali ai Paesi dell’Europa centrale e orientale. Delle merci manipolate a Capodistria, infatti, il 70% è destinato, o proviene, dai mercati stranieri. Pertanto, esprimere scetticismo su questo progetto, come ha fatto il ministro Omerzel, a giudizio dei vertici della Luka Koper, significa far vacillare la fiducia dei partner stranieri.

Nel 2012, la Luka Koper ha movimentato un totale di 17 milioni 880 mila tonnellate di merci e 570.744 Teu. Lo Stato, sempre secondo la direzione dello scalo capodistriano, dovrebbe avere nei confronti del secondo binario un atteggiamento chiaro e duraturo nel tempo, senza che questi dipenda da questo o quel governo. L’unica alternativa valida al raddoppio del binario sulla Capodistria–Divaccia, sempre secondo i vertici della Luka Koper, guidata in questo momento da Gaspar Gaspar Miši›, potrebbe essere il collegamento ferroviario Capodistria–Trieste, ma in quel caso andrebbero prima analizzati i rischi che questo collegamento comporta.

Per anni, ricordiamo, la Slovenia ha sistematicamente respinto questa idea, sostenendo che ciò significherebbe di fatto penalizzare il comparto logistico sloveno a beneficio di quello italiano. Il ministro Omerzel, come noto, ha indicato invece nell’ammodernamento dell’attuale tratta Capodistria–Divaccia per una spesa di 300 milioni di euro, l’alternativa alla costruzione del secondo binario. Il ministro delle Infrastrutture e dell’Ambiente ha annunciato che prenderà la decisione definitiva entro la fine di ottobre.

Franco Babich
www.ilpiccolo.it 26 settembre 2013

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