28.08.2025 – «Il mio popolo dovrebbe imparare dagli esuli. Noi combattiamo una guerra infinita, che distrugge generazioni di giovani e che è destinata a non terminare mai. Mentre gli esuli hanno saputo pagare un prezzo altissimo, ma hanno saputo regalare ai loro figli un futuro di pace e serenità».
Questa frase, così forte e dolorosa, mi è stata rivolta da un giovane ragazzo libanese dopo aver visto il film Rotta 230° Ritorno alla terra dei padri a Trieste. Una frase che mi rafforza nella convinzione che la storia scritta dai nostri esuli con il loro sacrificio non merita di essere dimenticata, ma anzi può diventare un insegnamento per molti giovani.
Viviamo, in questo momento storico, il dramma di intere popolazioni che come unica colpa hanno quella di essere nati nel luogo sbagliato, nel momento storico sbagliato. Popolazioni che pagano le scelte di governanti senza scrupoli che portano avanti politiche folli e che stanno condannando intere generazioni ad una guerra senza fine. Noi, a maggior ragione, dobbiamo dimostrare di essere un esempio di inclusione e resilienza.
Ecco perché Fertilia, emblema ed esempio di rinascita, non può essere abbandonata e vilipesa dall’indifferenza e dalla superficialità.
Ecco perché dobbiamo considerare con rispetto il grande sacrificio di chi ha creato questa comunità, ed in particolare il pesante prezzo che hanno pagato gli esuli di Istria, Fiume e Dalmazia.
Mauro Manca
Presidente del Comitato provinciale di Sassari-Fertilia dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia

La stampa locale ha ripreso la notizia che è stato finalmente stanziato un finanziamento per la riqualificazione di Fertilia, borgata di fondazione alla periferia di Alghero, che nel dopoguerra accolse centinaia di esuli istriani, fiumani e dalmati. Illustrando i lavori previsti e la fondamentale collaborazione con la società civile («Un ringraziamento va certamente agli esuli, alle associazioni presenti a Fertilia, al Comitato di Quartiere e certamente al Museo Egea, che con il loro impegno costante hanno contribuito in questi anni a mantenere viva la memoria storica della borgata, rilanciandone l’importanza culturale e identitaria. Senza la loro passione e dedizione, Fertilia non sarebbe oggi ciò che è»), il consigliere comunale algherese Michele Pais ha lanciato la proposta di candidare Fertilia a Città Europea e Italiana della Cultura e della Pace:
https://www.alguer.it/notizie/n.php?id=187240
