Torna al mondo delle leggende istriane Iginio Udovicich con una nuova pubblicazione dedicata alle antiche storie popolari della sua penisola, suddivise per temi e commentate dall’autore, il quale ha già curato la recente edizione di Storie e leggende istriane, ristampa del 2014 della tesi di laurea discussa da Maria Secacich all’Università Cattolica di Milano nell’anno accademico 1938-’39, e recensita su questo sito. Muove l’autore non soltanto la passione per la ricchissima produzione di racconti orali della sua amata terra, l’Istria, ma la necessità di fissarne in maniera indelebile la memoria oltre che le tante varianti: «il tesoro della narrativa popolare – scrive infatti nell’Introduzione – […] in Istria è scomparso, e la mia preoccupazione è che il disinteresse per questo territorio faccia cadere la sua cultura, pur sempre italiana, nell’oblio».
Con la cessione della Venezia Giulia alla Jugoslavia, in effetti, si interruppe il lungo periodo di ricerche nel settore – avviate già al volgere del XIX secolo e proseguite nella prima metà del Novecento – con il conseguente decadere dell’interesse per quelle narrazioni. «Le sole, vere e vive espressioni del suo popolo – aggiunge – appartengono agli sfortunati protagonisti della diaspora»: da qui l’urgenza di preservare il patrimonio demologico accumulato nel corso di secoli ed ora a rischio per il progressivo, biologico venire meno dei suoi interpreti. Ma, avverte opportunamente Udovicich, «lo studio delle leggende è anche una scienza storica e ha bisogno della storia e della storiografia per scoprire i contenuti profondi delle leggende»: segno di un’impostazione più “scientifica” dell’indagine sulle tradizioni orali popolari che l’autore adotta nel trattare una materia certamente cospicua e ricca delle più fantasiose varianti.
Personaggi storici o leggendari (appunto), i miti fondativi delle città, i fenomeni naturali, le epoche cavalleresche, il sacro e soprannaturale, le storie di mare danno titolo e argomento ai capitoli di questo libro nel quale si ritrova ordinatamente raccolto un tesoro di narrazioni che «costituiscono i motivi e i temi di una particolare visione che rivela il fondo dell’anima e della mentalità popolare», ovvero della aspirazione ad interpretare, mediante l’umile esercizio della fantasia, la vita e le sue fasi e la storia più grande, gli eventi imprevedibili e il destino di ciascuno. Santi e demoni, mostri e Madonne, uscocchi e cavalieri, turchi e nobili, sono i protagonisti di vicende esaltanti o ammonitrici, di imprese memorabili o terribili che, nel loro insieme, configurano una visione e una lettura del mondo e dell’esistenza, la sola, per lunghi secoli, alla quale gli umili e i semplici poterono accedere per dare un senso al divenire e all’estinguersi delle cose.
Patrizia C. Hansen
Iginio Udovicich
Leggende Istriane, Apice libri,
Sesto Fiorentino 2014, pp. 217, € 14,00