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Le foibe slovene alla Mostra di Venezia (Il Giornale 30 ago)

Evento: le foibe slovene – dove finirono assassinati domobranzi (guardie bianche) e altri anticomunisti di varie origini nel maggio 1945 – appaiono in un dignitoso film della Mostra, una coproduzione sloveno-serba. Evento nell’evento: non solo gli assassini di ieri, ma anche quelli di oggi – per tenere coperti i responsabili di ieri (allusione al vice sloveno di Tito, Kardelj?) sono comunisti! Succede in una sorta di rifacimento, ma d’orientamento opposto, dei Fiumi di porpora. Il film è Landscape N° 2 (Paesaggio N° 2) di Vinko Möderndorfer ed è stato presentato nelle «Giornate degli autori», curate da Fabio Ferzetti. Terzo evento: in Italia il film uscirà, distribuito dalla Ripley’s. Nessun riferimento a italiani, però, nel film, sebbene vi si dica e ridica che «eccidi in massa avvennero in tutta Europa a danni di collaboratori dei tedeschi». Che al Lido si stia per vedere, nella retrospettiva «Questi fantasmi», anche la ristampa della Città dolente di Mario Bonnard, sull’esodo dei profughi italiani dall’Istria, è un piccolo passo per la Mostra, un grande passo per l’Italia nel ritrovare la propria storia senza aggettivi.

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