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Le buone pratiche della realtà CNI – 17mag13

«Una realtà molto interessante che si presenta con numeri importanti e che è molto attiva sul territorio. Conoscere direttamente la Comunità Nazionale Italiana è per me un grande piacere e di ritorno a Roma approfondirò di certo, anche parlandone con la presidente Laura Boldrini e con i colleghi parlamentari. In particolare, mi rivolgerò ai capigruppo presso la Camera e ai presidenti della Commissione Affari esteri e comunitari, nonché della Commissione Cultura. Spero sia possibile organizzare a breve un incontro a Roma».

Così il vicepresidente della Camera dei deputati del Parlamento italiano, Luigi Di Maio, nel corso di un colloquio con il presidente della Giunta esecutiva dell’Unione Italiana, Maurizio Tremul e con l’Ambasciatore d’Italia a Lubiana, Rossella Franchini Sherifis. Un’occasione per uno scambio di opinioni, organizzato dal rappresentante diplomatico in margine alla Conferenza dei presidenti dei Parlamenti dell’Iniziativa adriatico-ionica.

Nell’occasione Tremul ha illustrato a Luigi Di Maio la realtà della Comunità Nazionale Italiana residente in Croazia e Slovenia, soffermandosi in particolare sulla rete istituzionale e associativa, della quale fanno parte le Comunità degli Italiani operanti sul territorio, le Scuole e gli asili in lingua italiana, le realtà mediatiche e di ricerca (Casa editrice EDIT di Fiume, RTV Capodistria, Centro di ricerche Storiche di Rovigno), nonché il Dramma Italiano.

Una realtà d’eccellenza, è stato ricordato da Tremul, che da lunghi decenni contribuisce e dà forma alle attività realizzate dalla minoranza italiana in Croazia e Slovenia. Due Paesi nei quali, è stato sottolineato dall’Ambasciatore Franchini, la comunità italiana non è frutto dell’emigrazione. “Gli italiani di queste terre sono una comunità autoctona”, ha detto l’Ambasciatore portando l’attenzione su un aspetto distintivo della CNI.

Passando ai temi di attualità, Tremul e Di Maio hanno approfondito pure la partecipazione della CNI ai progetti europei e la sua presenza a livello universitario, due aspetti nei quali sono già maturate buone pratiche che potrebbero essere ulteriormente approfondite anche in una logica di rete nell’ambito delle iniziative da svolgersi a livello di strategia adriatico-ionica.

Da indicare che il momento d’incontro organizzato dall’Ambasciatore Franchini ha rappresentato un’occasione di scambio anche tra le due minoranze – la Comunità Nazionale Italiana e la Comunità Slovena in Italia – che già collaborano in tanti ambiti. Presenti all’incontro pure il ministro per gli Sloveni nel mondo, la connazionale Tina Komel, la senatrice Tamara Blažina e in rappresentanza dell’SKGZ, Livio Semolič.

(fonte “la Voce del Popolo” 15 maggio 2013)

 

 

 

L’ambasciatore d’Italia a Lubiana, Rossella Franchini Sherifis e, alla sua destra, il presidente della Giunta esecutica dell’UI Maurizio Tremul (foto www.totimaribor.si)

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