18.06.2025 – Lo scorso 21 maggio alla Biblioteca Civica di Pordenone la scrittrice Gabriella Chmet, appartenente alla comunità italiana autoctona in Istria, ha presentato il suo nuovo libro, La spia russa (Luglio, Trieste 2025).
La serata, a cura dei Comitati provinciali di Pordenone e Udine dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, è stata coordinata da Gianni Giugovaz (Presidente ANVGD Pordenone) ed era patrocinata dal Comune di Pordenone e dalla Regione autonoma Friuli Venezia Giulia.
Si è trattato di una serata emozionante, con un interessante dibattito che ha accompagnato le letture tratte dal libro. Molto apprezzati gli intermezzi musicali del maestro Gianni Fassetta, il quale con ironia e grande professionalità ha scelto un repertorio della tradizione popolare russa in onore della “spia” protagonista di questo libro che va a completare la trilogia che l’autrice ha dedicato al racconto della vita nella Jugoslavia comunista durante la dittatura di Tito.
IL LIBRO – Nei primi anni Cinquanta Giulio Dalmasso torna dall’Argentina e si reca in Jugoslavia come corrispondente. Il suo compito è seguire l’esperimento del socialismo reale di Tito, presentato come innovativo rispetto al metodo sovietico. Fin da subito viene spiato e controllato, osteggiato nel suo lavoro e visto con grande sospetto dal regime.
Veleni, ipocrisie e intrighi accompagnano il suo cammino, fino all’incontro cruciale con un misterioso russo che gli promette rivelazioni.
Il romanzo segue il ritmo di una spy story per raccontare le tensioni e i conflitti del confine orientale a guerra finita, quando all’orizzonte si dipana una nuova èra di scontri ideologici e arsenali nucleari. La spia russa racconta il passato che si specchia nel presente, in un gioco di riflessi tra realtà e fantasia.