L’ANVGD Pescara porta lo spettacolo “Esuli” al Festival Dannunziano

01.09.2025 – Ha preso il via a Pescara la settima edizione del Festival Dannunziano, un grande contenitore di eventi che celebra l’eredità culturale e artistica di Gabriele d’Annunzio, intrecciando spettacolo, arte, musica, teatro, letteratura e incontri in una settimana che trasforma la città in un palcoscenico diffuso.

Organizzato dalla Fondazione Crea, il Festival si conferma come appuntamento di riferimento nel panorama culturale italiano, capace di unire la memoria del Vate con linguaggi contemporanei e nuove forme di espressione artistica. Ogni giorno il programma offrirà al pubblico momenti di riflessione e intrattenimento: concerti, rappresentazioni teatrali, mostre, installazioni, conferenze e spettacoli che animeranno piazze, teatri e luoghi simbolo di Pescara.

Il VII Festival Dannunziano rappresenta un’occasione per riscoprire la figura e il pensiero di d’Annunzio, ma anche per valorizzare il territorio, la sua identità e la sua vocazione creativa, aprendosi a un dialogo con artisti, studiosi e spettatori di tutte le età.

Il programma:
https://www.fondazionecrea.it/wp-content/uploads/2025/08/programma-festival-5.pdf

Grazie all’interessamento della Presidente del Comitato provinciale di Pescara dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, la professoressa Donatella Bracali, è stato inserito nella programmazione del Festival anche lo spettacolo teatrale “Esuli. Racconti istriani, fiumani e dalmati”: drammaturgia a cura di Eleonora Iacobone, consulenza storica Francesco Fagnani (autore di un docufilm su Geppino Micheletti, il medico eroe della strage di Vergarolla)e supervisione artistica Raffaele Latagliata. Appuntamento venerdì 5 settembre alle ore 21:30 presso l’Aurum di Piazzale Michelucci.

Si tratta di uno spettacolo necessario per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.

Con la Legge n. 92 del 30 Marzo 2004 la Repubblica Italiana istituisce il 10 febbraio quale “Giorno del Ricordo”, un impegno a preservare vicende storiche e a trasmetterle alle future generazioni. Il dramma delle foibe e le sofferenze di chi fu costretto a lasciare la propria terra sono ferite che appartengono all’intera Nazione e non devono essere dimenticate per riaffermare i valori della libertà, della democrazia e del rispetto della dignità umana, affinché tutte le tragedie del passato siano monito per il presente e per il futuro. Un omaggio al coraggio degli esuli, che hanno saputo ricostruire le loro vite senza mai rinunciare alla propria identità e hanno trasformato il dolore in una testimonianza di speranza e di forza, contribuendo con la loro cultura e il loro lavoro alla crescita del nostro Paese.

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