L’Ambasciatore italiano a Zagabria Trichilo in missione culturale in Dalmazia

13.08.2025 – L’ottima riuscita della recente visita di Stato del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nella capitale croata è stata sicuramente merito anche del lavoro che svolge quotidianamente l’Ambasciata Italiana di Zagabria. Il capo missione, S.E. Paolo Trichilo, non solo cura i rapporti istituzionali italo-croati e svolge una preziosa opera di affiancamento degli imprenditori italiani interessati a investire in Croazia, ma ha dimostrato di saper valorizzare e di tenere in considerazione il ruolo che la comunità italiana autoctona in Istria, Carnaro e Dalmazia svolge.

I rapporti con le Comunità degli Italiani sono monitorati e curati anche grazie al lavoro del Console Generale d’Italia  Fiume, Iva Palmieri, la quale ha peraltro recentemente vistato alcune CI istriane in particolare, dando attenzione anche a realtà di più recenti costituzione o che hanno un numero di soci non particolarmente rilevante, ma sono comunque un punto di riferimento per la salvaguardia e la promozione sul territorio della lingua, della cultura e della storia dell’italianità in Istria.

Molto delicata è la situazione in Dalmazia, ove la presenza italiana si era ridotta ai minimi termini già prima del grande esodo che svuotò completamente il capoluogo Zara, in quanto già negli anni Venti del secolo scorso migliaia di dalmati italiani abbandonarono Spalato, Ragusa, Traù, Sebenico e tutte quelle località ed isole che il Trattato di Rapallo assegnò al Regno di Serbia, Croazia e Slovenia nel 1920. Sulla carta tale trattato internazionale garantiva la tutela della minoranza italiana, ma di fatto la Dalmazia, anche per effetto delle politiche anti-italiane avviate dall’Imperatore asburgico Francesco Giuseppe in seguito all’editto del Consiglio della Corona del 12 novembre 1866, rappresentava il cuore del nazionalismo croato, che aveva assunto posizioni particolarmente dure nei confronti della componente italiana.

La residuale presenza odierna di Comunità degli Italiani risulta quindi particolarmente delicata ed è stato pertanto importante che nell’ambito di una recente missione culturale l’Ambasciatore Trichilo, al di là di quelli che erano i suoi impegni istituzionali insieme al Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Zagabria Gian Luca Borghese, abbia trovato il tempo per incontrare i vertici delle CI locali e delle amministrazioni comunali. Dimostrare la vicinanza dello Stato italiano, dare un senso alla parola “Madrepatria” con attenzione e sensibilità rappresentano gesti particolarmente apprezzati dai nostri connazionali, che quotidianamente si confrontano anche con la burocrazia (la Dalmazia non è interessata dalle misure di tutela della presenza italiana autoctona previste nell’accordo Dini-Granić del 1996) pur di dimostrare e mantenere la propria identità.

La cultura, la comune appartenenza europea ed un sempre più proficuo partenariato transfrontaliero attestano che le contrapposizioni del secolo scorso lasciano sempre più lo spazio alla reciproca conoscenza ed al rispetto.

Lorenzo Salimbeni

Rassegna stampa dal quotidiano La Voce del Popolo:

Doppio incontro con Lorenzo Marone tra libri e storia

Gli appuntamenti, che rientrano nell’iniziativa organizzata dall’Ambasciata d’Italia a Zagabria, si sono tenuti presso la sede della «Dante Alighieri» di Spalato e il Vecchio Municipio locale 

https://lavoce.hr/cultura-e-spettacoli/doppio-incontro-con-lorenzo-marone-tra-libri-e-storia

 

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