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La Voce del Popolo – 290807 – Pola: rissa fra italiani e polizia

POLA – Rischiano grosso cinque cittadini italiani, quattro di questi rilasciati nella giornata di ieri dopo aver trascorso il week-end in fermo preventivo nelle carceri del Centro istruttorio del Tribunale regionale di Pola. L’accusa nei loro confronti è di aggressione a pubblico ufficiale, che potrebbe venir modificata in aggressione di gruppo a pubblico ufficiale nel caso in cui venisse accolta la richiesta della Procura di Stato regionale di Pola. La pena prevista in questo caso prevede fino a otto anni di carcere per il capogruppo, fino a tre per le altre persone coinvolte.
Gli italiani protagonisti del fatto sono il 23.enne Giuseppe Monsurro e il 55.enne Raffaele Monsurro di Pollena Trocchia, comune di 13.000 abitanti in provincia di Napoli, il 43.enne Vincenzo Aliberti e la 20.enne Valentina Aliberti di Boscotrecase, comune di 10.000 abitanti, anche questo della provincia di Napoli, nonché il 31.enne Emiliano Panariello di Firenze. I cinque, nella giornata di ieri, sono stati ascoltati dal giudice istruttore Sena Midžić Putigna, la quale ha convalidato, prolungandolo di altre 72 ore, il fermo preventivo nei confronti di Giuseppe Monsurro, mentre gli altri sono stati rilasciati e in attesa di rispondere alla giustizia si difenderanno a piede libero.
Gli italiani arrestati, assieme ad altri loro sette connazionali – anche questi infine trovatisi a carico la denuncia per aggressione a pubblico ufficiale –, si sono resi protagonisti di una rissa furibonda all’insediamento turistico di Verudella, durante la quale hanno pestato un addetto alla vigilanza, mentre un agente di polizia ha riportato la frattura dell’avambraccio sinistro. Tutto era iniziato giovedì sera, quando gli italiani, che avevano trovato alloggio presso l’appartamento Tisa T003 a Verudella, avevano iniziato a fare baccano a tal punto da far intervenire sul posto un agente di sicurezza della “Sigurnost Boljun”.
In compagnia delle persone summenzionate si trovavano ancora il 39.enne P.P. di Boscotrecase, il 51.enne G.C. di San Giorgio, la 40.enne M.P. di Firenze, la 39.enne R.V. di Scafati (comune di 50.000 abitanti della provincia di Salerno), nonché la 68.enne M.S., la 38.enne M.S. e una 17.enne di Boscotrecase. Una volta pregati i turisti – al momento dell’incidente completamente sobri – di calmarsi, il guardiano è stato aggredito dalla 40.enne M.P., la quale ha iniziato a strattonarlo per la camicia per poi prenderlo a pugni e calci. Nella circostanza si è immischiato nella rissa il marito Vincenzo Aliberti, e infine tutta la compagnia, riuscendo a cacciare il malcapitato fuori dall’appartamento. Non potendo far altro, verso le 23.30 il vigilante ha chiamato la polizia. I due agenti giunti sul posto si sono visti a loro volta insultare e offendere dagli italiani, per cui hanno chiamato rinforzi. Poco più tradi sono arrivati anche due poliziotti delle unità d’intervento. Quando gli agenti si sono decisi di arrestare gli esagitati, questi hanno reagito bruscamente, aggredendo i poliziotti. Nella zuffa hanno strappato le camice agli agenti e uno di essi è stato addirittura minacciato di morte. Infine, opponendo una strenua resistenza all’arresto, Giuseppe Monsurro ha rifilato un calcione a un agente, rompendogli l’avambraccio sinistro.
A rissa conclusa, sei italiani sono stati arrestati e accompagnati al Commissariato di Pola e il giorno successivo sono comparsi dinanzi al giudice per le trasgressioni con l’accusa di comportamento aggressivo. A parte M.P., la prima ad aggredire il vigilante, le altre cinque persone sono comparse dinanzi al giudice istruttore Midžić Putigna, la quale ha deciso di trattenere tutti in fermo preventivo per il periodo di 48 ore. La donna, come gli altri sei italiani che hanno evitato l’arresto, sono stati denunciati e potranno difendersi a piede libero. Oltre al poliziotto che ha riportato delle lesioni gravi, i suoi tre colleghi e gli italiani che hanno opposto resistenza all’arresto hanno subito delle lesioni leggere.

Fredy Poropat

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