ANVGD_cover-post-no-img

La Voce del Popolo – 281207 – La vita di Rovigno in un calendario

ROVIGNO – Titola "Caleidoscopio rovignese" il calendario 2008 edito dalla Città di Rovigno, in collaborazione con la locale Comunità turistica.
È stato presentato alcuni giorni fa dal vicesindaco Marino Budicin e il titolo è stato scelto per il susseguirsi di immagini che vengono proposte, proprio come succede guardando nel caleidoscopio.
In questo caso vengono proposte fotografie storicamente importanti, avvenimenti documentati a Rovigno dopo l'arrivo negli anni cinquanta del XIX secolo della macchina fotografica.
La copertina riporta l'immagine di un grazioso biglietto di auguri, indirizzato ai "cortesi avventori del Caffè Municipio di Rovigno (Odierno Caffè "Piazza"), aperto nel 1891. Auguri e felicitazioni per l'Anno novello 1898. Fa poi seguito una fotografia del 1874 che riprende i lavori di costruzione della Stazione ferroviaria, iniziata nel 1873. E via via si procede con un'altra importantissima immagine storica: la foto di gruppo fatta davanti l'edificio il giorno dell'inaugurazione (22 maggio 1888), dell'ospizio Marino, presenti Maria Theresia di Breganza e Carlo Lodovico, fratello dell'imperatore Francesco Giuseppe. Accanto a loro ancora, il sindaco di Rovigno Matteo Campitelli, i medici Luigi Monti e Eduard Albert, Bernardo Benussi, Antonio Ive, Giorgio Huttërott, il vescovo Gimbattista Flapp del clero rovignese, e i bambini dell'ospedale.
Un contesto quello rovignese a cavallo del Novecento, che poggiava ancora su pascadùri, sapadùri, cavadùri, tabacheîne, sardeleîne, come ha sottolineato Marino Budicin, e che cent'anni fa vide pure ai nastri di partenza i canottieri dell'Arupinum, ascoltò per la prima volta le note della Vecia batàna e poté dilettarsi con le "Gran Cavalcheîne" di Carnevale, come ad esempio nel 1901. Erano quelli i primi passi del turismo e dei ritrovi mondani al "Caffè Municipio".
Ai momenti di gioia subentrano però quelli più tristi, riportati nel calendario da cartoline e disegni: il gran freddo dell'aprile del 1929, annotato da Antonio Segariol nei suoi diari, la malattia del tracoma quale salvezza per i soldati al fronte durante la Prima guerra mondiale, di cui il disegno del pittore rovignese Antonio Macchi, realizzato nel 1917 nell'ospedale militare di Melel, a Praga. Molto bello (mese di giugno), pure il disegno riportato dalla "Tribuna illustrata", che riprende la baronessa Barbara Huttërott mentre nella cava di Montauro nel 1930 salva Beniamino Rigo dalle esalazioni di gas sprigionato dal brillamento di alcune mine mentre si trovava in un canalone, e per il cui gesto la baronessa venne decorata. Un disegno ancora rappresenta la temerarietà di Giovanni Sponza "American", che nel 1933 salì, come niente fosse, in cima alla cuspide del campanile, per sincerarsi dei danni subiti dalla statua di S. Eufemia colpita da un fulmine.
Parafrasando il titolo di un film girato a Rovigno "la vita continua a girare" e con le immagini siamo ormai al 1959, quando dopo il difficile periodo del secondo dopoguerra in città, con la costruzione dell'acquedotto Visignano-Rovigno, arriva l'acqua, e viene inaugurata la fontana tuttora presente in Piazza Tito. Un'immagine di qualche anno dopo invece (1962/63) riprende l'arrivo dei vichinghi in quel di Leme, e con loro gli indimenticabili Richard Widmark, Sidney Poitier e Rossana Schiaffino, per le riprese delle "Lunghe navi". Nel settembre del 1965 dall'obiettivo invece viene immortalata la cattura di un pescecane, una specie assolutamente innocua come confermato dagli esperti, intrappolatosi in un pescato di pesce azzurro. E, guarda la fatalità, il peschereccio si chiamava proprio "Morski pas" (Pescecane), capitanato da Jakov di Morter.
Degli avvenimenti più recenti invece, quello del 23 maggio 2004: il gruppo della "maglia rosa" che, ancora compatto sfreccia lungo le rive di Rovigno. Si tratta della 14.esima tappa dell'89.mo Giro d'Italia. A concludere la carrellata è una foto del 22 maggio 2007 che riprende i bambini e le bambine all'"Olimpiade dell'infanzia". Una testimonianza che la vita e la storia a Rovigno proseguono il loro corso. L'ultima pagina propone gli avveni9menti importanti più recenti: i riconoscimenti conseguiti quest'anno dall'Eco museo "Casa della batana" e i Fiori azzurri aggiudicati alla Città, a testimonianza dell'operosità e all'impegno dei suoi abitanti.
Ringraziamenti sono andati al termine a quanti hanno contribuito, sotto varie forma, all'edizione di questo calendario, importante testimonianza del nostro passato e del nostro presente.

Eleonora Brezovečki

0 Condivisioni

Scopri i nostri Podcast

Scopri le storie dei grandi campioni Giuliano Dalmati e le relazioni politico-culturali tra l’Italia e gli Stati rivieraschi dell’Adriatico attraverso i nostri podcast.