CASTELLIER – “Gli istriani sono eroi, perché sono insorti contro il fascismo molto prima della Seconda guerra mondiale, quando non era facile ribellarsi. Per questo è doveroso rispettarli ed eguagliare i diritti con i combattenti della guerra patriottica. Senza di loro difficilmente l’Istria il Quarnero, Zara e il litorale sloveno sarebbero stati annessi all’odierna Croazia e Slovenia". Con queste parole Damir Kajin ha iniziato il suo intervento a Vrbanovica, in quel di Castellier, nell’ambito del meeting antifascista, in ricordo della lotta partigiana, e ai volontari preposti al delicato lavoro del collegamento. A Castellier il 24 agosto 1944 fu ucciso il locale partigiano Viktor Labinac.
Il parlamentare Damir Kajin è stato molto critico nei confronti del clero ed in particolare dell'omelia dell’arcivescovo di Veglia in occasione della festività dell’Assunta nella quale tra l’altro Tito viene paragonato a Hitler, il che è inammissibile. Egli ha ricordato l’operato di molti sacerdoti antifascisti, combattenti, vittime della resistenza.
A livello nazionale ci vogliono dei cambiamenti ha dichiarato Kajin riferendosi al prossimo appuntamento elettorale e rilevando che la Dieta sosterrà un governo di centro sinistra ma non senza condizioni. Egli ha auspicato pro futuro anche un radicale decentramento simile a quello avviato con la costituzione del 1974 che ha permesso un notevole progresso economico anche perché circa il 60 per cento dei proventi fiscali rimaneva in loco.
(…) Božo Štifanić presidente dell’Aca (associazione combattenti antifascisti), ha rievocato i momenti salienti della lotta partigiana con particolare riferimento all’indefessa attività di quei partigiani che come Labinac erano impegnati con il collegamento tra le compagini. Passando all'attualità egli si è appellato ai governi croati e sloveni per risolvere al meglio ed in breve tempo il contenzioso tra i due Stati inerenti il Golfo di Pirano. Egli ha fermamente difeso la figura e la memoria di Tito in risposta alle polemiche di qualche giorno fa nel quale lo statista jugoslavo, fondatore della nuova Jugoslavia, creatore della costituzione confederale del 1974, viene paragonato a Hitler. Štifanić ha invitato tutti a votare con coscienza, facendo attenzione alle promesse elettorali, senza nascondere il suo pieno sostegno alle autorità locali, al parlamentare Kajin e al presidente Mesić.
Al meeting antifascista di Vrbanovica, assieme ai sindaci e delegazioni di combattenti antifascisti del territorio, hanno aderito circa un centinaio di persone che hanno assistito anche ad un breve programma artistico culturale presentato dal gruppo folk di Antignana, dalla banda d’ottoni della CI di Visinada mentre Ivica Pilat, insegnante in congedo, ha proposto alcune delle sue poesie dedicate alla resistenza. Terminata la parte ufficiale si è svolto un conviviale, offerto dal comune di Visinada, organizzatore del meeting, dopodiché la gara di tiro al piattello e il torneo di briscola e tressette.
Lara Musizza