FIUME – “Nell’interesse delle indagini, non ci è possibile, per il momento, svelare l’identità degli assassini del 61.enne Pierangelo Cerana, aggredito la notte tra il 5 e il 6 maggio, nel suo camper nel campeggio ‘Konobe’ a Ponte (Punat) sull’isola di Veglia. Possiamo soltanto dire che si tratta di due cittadini croati, di rispettivamente 52 e 49 anni, con residenza dichiarata a Zagabria”. A dichiararlo, ieri, in sede di conferenza stampa straordinaria presso la Questura di Fiume, è stato il capo della Criminalpol, Vitomir Bijelić, affiancato per l’occasione dal sostituto del Procuratore di stato regionale, Darko Karlović. “Uno dei due è un pregiudicato con numerosi reati alle spalle, mentre l’altro stiamo ancora controllando. In questo momento, sembra essere ‘pulito’, ma ci siamo messi in contatto con l’Interpol in modo da verificare se questi ha commesso dei reato all’estero. Entrambi sono latitanti e nei loro confronti sono spiccati sia un mandato di cattura nazionale sia internazionale. Nelle nostre indagini, sono stati di essenziale importanza le analisi del DNA sulle tracce biologiche rinvenute nel camper del turista italiano. Si tratta di perizie che ci hanno aiutato a scoprire l’identità dei due uomini. Dal camper è stata rubata una carta di credito di proprietà di Cerana che i due aggressori hanno usato per prelevare dei soldi da alcuni bancomat. La Questura litoraneo-montana ha sporto nei loro confronti una denuncia richiedendo che vengano accusati di omicidio aggravato per il quale si rischia la massima pena prevista dal Codice penale croato”. Il sostituto del pm regionale, Darko Karlović, ha assicurato che la procura di stato richiederà la carcerazione preventiva per i due motivandola con il pericolo di reiterazione per l’indiziato che già possiede un “dossier” e per entrambi con la gravità del reato commesso. Bijelić e Karlović hanno espresso infine le più sentite condoglianze ai familiari di Pierangelo Cerana, agli amici dell’italiano e a tutti gli italiani auspicando che gli arresti dei due assassini avvengano in tempi quanto più brevi.
Il Console generale d’Italia a Fiume, Fulvio Rustico non ha nascosto, ieri, la propria soddisfazione per la rapidità con cui è stato risolto il delitto di Veglia. “Voglio esprimere la mia più viva soddisfazione per come si sono svolte le indagini e per come si sono comportati gli inquirenti sotto la guida del Questore Oliver Grbić. Il Consolato è rimasto sempre in stretto contatto con le autorità di polizia e oggi ho avuto una lunga conversazione con il questore. Definirei esemplare la collaborazione tra autorità locali e consolato e non posso che augurarmi che i colpevoli siano catturati quanti prima e assicurati alla giustizia. Vorrei aggiungere che nei giorni scorsi ho parlato con il dott. Cesare Garberi il quale aveva assistito all’autopsia eseguita sulla salma di Cerana e che non ha avuto altro che parole di lode per tutto apprezzando il fatto che la data dell’esame autoptico era stata rinviata di 48 ore soltanto per permettergli di raggiungere Fiume. Da parte mia, ribadisco che quello di Cerana è un fatto assolutamente isolato e che la Regione litoraneo-montana è generalmente un’area molto tranquilla”, ha dichiarato Rustico.
Ivana Precetti