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La Voce del Popolo – 150308 – Riconoscimento a Molesi per l’italiano in Istria

TRIESTE – Quarant’anni di intensa attività nella promozione dell’identità culturale e civile degli italiani di Istria Fiume e Dalmazia, con passione e dedizione svolta dallo storico d’arte, prof. Sergio Molesi, è stata premiata ieri con un particolare riconoscimento dall’Università Popolare di Trieste. Il direttivo dell’UPT, gli ex allievi e i numerosi amici si sono radunati nella sede di Piazza Ponterosso 2 per rendere omaggio al benemerito professore che, commosso, abbracciava il pubblico con i suoi occhi luccicanti.
“Sergio Molesi – ha voluto mettere in rilievo il presidente dell’ente triestino, prof. Luciano Lago – nei difficili anni ’60 e ’70 con estremo coraggio e pazienza, attraverso le sue conferenze nelle scuole sulla storia dell’arte italiana, instancabilmente portava la nostra civiltà e la cultura ai connazionali dell’Istria, Fiume e Dalmazia”. Era forte allora il bisogno di focalizzare i concetti cardinali della propria identità di italiani che si esprime immancabilmente anche nell’arte. Era un vuoto di memoria che andavano a placare le sue frequenti conferenze che hanno gettato, quindi, le basi per una “una ricostruzione culturale” di cui le nostre comunità tuttora sentono la necessità “magari con altri strumenti e attraverso una rilettura dei campi e delle modalità d’intervento” ha ricordato Lago.

All’inizio i corsi di lingua in Istria

L’attività di Sergio Molesi ebbe inizio verso la metà degli anni ’60, quando l’allora UIIF (così si chiamava l’odierna UI) commissinò all’Università Popolare l’organizzazione dei corsi e seminari linguistici in Istria. Nacque così una lunga serie di incontri di vario genere che contribuirono notevolmente a far crescere la cultura e la creatività dei nostri connazionali. Perché l’arte, prevalentemente racchiusa nei musei, gallerie e chiese, dovrebbe essere così importante nella vita quotidiana di un uomo? La risposta la dà Molesi, perché “l’arte racchiude la bellezza e la travasa a coloro che le prestano attenzione e nobilita così l’animo umano. In conseguenza, l’arte per sua natura ha la proprietà di rendere l’uomo più buono, che a sua volta, lo porta a fare le scelte migliori, elevando così la qualità della vita propria e della società di cui fa parte”.

«Ripetevo sempre: ‘Siete autoctoni’»

“‘Siete una minoranza autoctona del posto’, ripetevo sempre al mio auditorio – racconta Molesi – ‘avete alle spalle una grande civiltà, di cui dovete essere fieri. L’arte romanica è importante, perché è l’arte dei nostri comuni’, che sono le prime vere democrazie e ‘voi siete eredi della prima grande civiltà democratica in assoluto’. Queste parole davano coraggio agli italiani, e se oggi ancora si parla italiano in Istria, lo si deve in gran parte anche all’intensa attività dell’UPT” sottolinea il professore visibilmente commosso e felice. A lui, in questo giorno, è stata consegnata una medaglia “che porterò vicino al cuore” – ha affermato –, con lo stemma dell’UPT e il motto Nec arma nec opes sed arte et scientiae perennant che deve continuare “a guidarci”.

Daria Garbin

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