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La Voce del Popolo – 140507 – Non ce l’ha fatta l’italiano ferito a Veglia

FIUME – Non ce l’ha fatta Pierangelo Cerana, il camperista italiano di 61 anni aggredito e picchiato la notte tra sabato e domenica della passata settimana nel suo camper presso l’autocampeggio “Konobe” a Ponte (Punat), sull’isola di Veglia. Le lesioni subite si sono rivelate troppo gravi anche per un organismo forte e robusto come quello suo. È spirato nella tarda serata di venerdì al reparto di terapia intensiva del Centro clinico-ospedaliero di Sušak, dopo sei giorni di coma, durante i quali non aveva mai ripreso conoscenza. I medici avevano detto subito che le sue condizioni erano disperate e che l’unica speranza era che il suo fisico riuscisse a superare il momento più critico. L’uomo aveva subito un gravissimo trauma cranico con lesione dei centri del cervello che controllano direttamente alcune funzioni vitali, come la circolazione, la respirazione e il funzionamento del cuore.

In settimana il rimpatrio della salma

Dopo il decesso, la salma di Pierangelo Cerana – ex direttore delle risorse umane della Whirlpool Europe a Varese – è stata traslata all’Istituto di patologia di Fiume dove oggi verrà sottoposto ad autopsia. Su richiesta della famiglia, all’esame post mortem assisterà pure un anatomopatologo italiano, come ci ha informato il questore di Fiume, Oliver Grbić, e la notizia è stata confermata pure dal console generale delle Repubblica Italiana, Fulvio Rustico. “Inizialmente l’esame autoptico era previsto per sabato – ci ha spiegato il console – ma poi la signora ha chiesto se era possibile che un medico di fiducia della famiglia potesse assistere all’autopsia. Una richiesta legittima, per cui ho chiamato le autorità locali le quali l’hanno accettato di buon grado , e ho incontrato anche una grande disponibilità del presidente del Tribunale in riguardo allo spostamento della data dell’autopsia”. Il medico italiano è atteso stamattina alle 8.30 al Consolato, dopo di che verrà accompagnato all’Istituto di medicina legale. Le attività relative all’esame autoptico e all’inchiesta sono coordinate dal giudice istruttore Duško Tišma, del Tribunale regionale di Fiume.
“Si attenderà l’esito dell’autopsia – ha detto ancora il console – e poi si provvederà al rimpatrio della salma, ma comunque rispettando i tempi e i desideri della famiglia. Non si sa ancora la data esatta, ma ciò dovrebbe avvenire entro la fine della settimana”. Il capo della polizia di Fiume ha avuto anche durante il fine settimana intensi contatti con il console Rustico. “Tramite il console, ho voluto esprimere il mio più sentito cordoglio ai familiari della vittima – ha detto – e posso promettere che da parte nostra stiamo facendo e continueremo a fare il possibile per risalire agli sconosciuti che si sono introdotti nel suo camper e che lo hanno massacrato a morte”.

I risultati del laboratorio confermano le prime ipotesi

Nel frattempo sono giunti da Zagabria i risultati delle analisi sulle tracce biologiche rinvenute all’interno del camper. “Abbiamo ottenuto la conferma – ha puntualizzato Oliver Grbić – che erano due le persone che lo hanno aggredito. Sugli indumenti di Cerana, infatti, abbiamo trovato le tracce di due persone e ora abbiamo la loro ‘carta d’identità’. Adesso stiamo procedendo per eliminazione e il cerchio attorno ai colpevoli si sta stringendo sempre di più. Sull’isola ci sono una cinquantina di nostri uomini che stanno portando avanti indagini a tutto campo. Non abbiamo abbandonato ancora nessuna pista, ma siamo sempre più dell’avviso che la vittima conoscesse i suoi aggressori. Prima che accadesse l’irreparabile, infatti, c’era stata una lite piuttosto violenta e rumorosa nel camper di Cerana, durata una quindicina di minuti, ed era stato questo il motivo della prima chiamata al 112, quando un anonimo aveva detto che qualcuno stava facendo baccano e che non si riusciva a dormire”.

Inattendibili come testimoni i turisti tedesco e sloveno

Non si era trattato, però, di semplice disturbo della quiete pubblica. Quel baccano al campeggio “Konobe”, dove Cerana ormai trascorreva gran parte del suo tempo, era stato soltanto il preludio di un omicidio. Si procederà, infatti, alla riqualificazione del reato – originariamente contestato nel reato di lesioni personali aggravate – in lesioni aggravate con conseguenze mortali, ma non è da escludere nemmeno l'ipotesi di omicidio aggravato, come confermatoci dal questore di Fiume. Grbić ha aggiunto, inoltre, che per quanto riguarda la lite che ha preceduto l’aggressione – l’uomo è stato colpito con un oggetto contundente ancora ignoto – i testimoni non si sono rivelati troppo attendibili. “Il turista tedesco – ha detto – al quale Cerana si era rivolto dopo l’aggressione, come pure quello sloveno che aveva chiamato il Pronto soccorso, non hanno saputo precisare nemmeno la lingua nella quale litigavano i due aggressori e il 61.enne Pierangelo Cerana”.
Il console Fulvio Rustico ha ribadito ieri la sua piena fiducia nelle autorità di polizia di Fiume, sottolineando l’ottima collaborazione.

Fulvio Rustico: «È stato un triste episodio»

“Ho piena fiducia nella polizia locale per quanto riguarda il ritrovamento degli assassini – ha detto – e sono fiducioso che avremo presto dei risultati positivi. Il giorno in cui è morto Cerana, siamo stati noi ad avvertire con molto dispiacere la sua famiglia e a nome del Consolato ho porto le condoglianze alla famiglia. L’abbiamo raggiunta in ospedale e dato tutta l’assistenza possibile in un momento così difficile. La famiglia ha dimostrato tanta dignità in tutto questo grandissimo dolore. Vorrei lodare anche il personale medico che ha dimostrato grande professionalità e umanità. Ci tengo a specificare, infine, che quello di Pierangelo Cerana è stato un episodio isolato perché la Regione è generalmente molto tranquilla”.

di Ivo Vidotto e Ivana Precetti

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