FIRENZE – Un’agghiacciante e inedita testimonianza dei crimini commessi in Istria e nell’ex Jugoslavia dopo l’8 settembre 1943. E così che si presenta “Foibe e girotondi” di Alfredo Spadoni, appena pubblicato dalla Maremmi Editori Firenze (pp. 96, prezzo 10,90 €). L’autore è nato a Fiume, da padre italiano e madre croata, e vive a Milano. Arruolato nel 1941 nella Regia Aeronautica, ha partecipato a numerose operazioni di guerra ed è stato decorato con croce al merito. E’ interprete e traduttore di lingue slave.
Il racconto di Spadoni parte all’indomani dell’annuncio dell’Armistizio con gli Alleati e della fine dell’alleanza militare con la Germania, quando i territori istriani vengono occupati in parte dalle formazioni partigiane jugoslave, in parte dalle truppe tedesche. Si scatena una vera “politica del terrore”: esecuzioni sommarie, stupri, razzie, torture, infoibamenti. Uno dei periodi più confusi e tragici di tutto il conflitto, rivissuto nelle suo tappe essenziali, sviscerato negli aspetti meno noti, interrogato nelle pagine di una storia fatta dagli uomini contro gli uomini. Perché non si dimentichi né si giustifichi.