ZAGABRIA – Fra pochi mesi dovrebbero essere evase tutte le pratiche arretrate, relative alle domande dei cittadini stranieri per l'acquisto di immobili in Croazia. Il Ministero della giustizia di Zagabria sta, infatti, accelerando i tempi di evasione delle richieste, anche per venire incontro alle condizioni poste dall'Unione europea nell'ambito dei negoziati di adesione con la Croazia. Delle 5.000 vecchie richieste, secondo fonti governative, ne sarebbero state già evase tremila. Le altre duemila pratiche giacenti negli scaffali del Ministero dovrebbero essere risolte nell'arco di alcuni mesi, assicurano a Zagabria. Le pressioni dell'Unione europea stanno, dunque, dando i loro frutti. Bruxelles, infatti, non si accontenta del via libera formale all'acquisto di immobili in Croazia da parte dei cittadini europei, fra i quali gli italiani e gli sloveni. Vuole che le domande dei potenziali acquirenti vengano evase in tempi ragionevoli, ovvero che le leggi e le disposizioni previste dall'accordo di associazione e stabilizzazione vengano applicate con efficacia. Il compito di Zagabria, quindi, non è solo quello di evadere le vecchie pratiche, ma anche di esaminare e risolvere quelle che stanno arrivando attualmente, senza inutili lungaggini burocratiche. A facilitare il compito del Ministero della giustizia è il fatto è che le resistenze politiche alla liberalizzazione del mercato immobiliare stiano lentamente scemando nel Paese. Sembra stia rientrando la psicosi della svendita della costa agli stranieri: si è visto, infatti, che il problema principale è rappresentato dalla tutela della fascia litoranea dalla cementificazione incontrollata, la cui soluzione è in mano alle autorità croate. Inoltre gli stranieri danarosi che davvero vogliono acquistare casa trovano comunque il cavillo per farlo fondando aziende fittizie. da non dimenticare, per giunta, che lo Stato stesso ha venduto agli stranieri molti "gioielli" nazionali, dall'industria farmaceutica, agli alberghi, alle banche, tanto per citare alcuni, per cui molti si chiedono per quale motivo i comuni cittadini non possano fare altrettanto.
Dopo l'apertura del mercato anche agli italiani e agli sloveni, attualmente ogni mese arrivano da 150 a 200 richieste di cittadini stranieri per l'acquisto di immobili. In linea di massima ogni domanda dovrebbe venire evasa perlomeno nell'arco di 45 giorni, a meno che la documentazione non sia incompleta. Per evitare lungaggini eccessive l'iter burocratico è stato semplificato dal Governo ed è stato anche aumentato il numero degli addetti che lavorano all'evasione delle pratiche. A Zagabria assicurano che l'iter è stato snellito per tutti e non solo per i cittadini ungheresi, per i quali sembrava nei giorni scorsi, che fosse stata introdotta una sorta di corsia privilegiata in vista della sessione congiunta fra i Governi di Budapest e Zagabria.
Dario Saftich