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La Voce del Popolo – 060807 – Gli italiani non leggono

POLA. Quanto è diffusa la cultura italiana in città? A voler acquistare o anche solo leggere qualche libro in lingua italiana in città, sembra davvero di cercare il proverbiale ago in un pagliaio. Catastrofica la situazione delle librerie. Si comincia con il punto vendita della Školska Knjiga in piazza Foro, dove “oltre alle guide turistiche, niente, non abbiamo spazio a sufficienza”. Stessa situazione alla "Istraske Knjižare" dei Giardini, dove, perso in qualche scaffale, hanno una ventina di testi pubblicati dalla Edit e giusto un paio di best-seller nel caso che si faccia vivo qualche turista. La libreria Castropola espone complessivamente una cinquantina di titoli dell'"Edit" e del Centro di Ricerche Storiche di Rovigno ma non importa nulla dall’Italia; qui gli acquirenti di testi italiani appaiono davvero sporadicamente (“qualcosa di più durante la stagione turistica”). La libreria “Integra Alfa i Omega” non ha nulla, solo in passato trattava qualcosa della Edit; la piccola libreria "Josip Turčinović" vende prevalentemente testi religiosi e quindi non conta, mentre “Knjiga i Dom” presso il centro commerciale Mercator ha sì e no una decina di testi in italiano, che “si vendono poco”. Già meglio la libreria "Algoritam", che per i libri in italiano ha una sezione a parte e ha a disposizione mezzo migliaio di titoli sempre disponibili in tutto il corso dell’anno. Buona la varietà dei testi, con classici, best-seller internazionali e pubblicazioni recenti importate dall’Italia, soprattutto della Mondadori; anche la libreria è contenta: “si vendono bene, siamo soddisfatti, si vendono più o meno quanto i libri in inglese”. Vale la pena notare che rispetto al prezzo di copertina originale, il rincaro è ragionevole (sull’ordine di 1-2 euro).
O si ha la fortuna di trovare quello che si cercava oppure, se si vuole evitare un viaggio a Trieste, bisogna rivolgersi alle biblioteche. La biblioteca della Comunità degli Italiani possiede 5.300 volumi, di cui 5.000 in italiano, ha 80 abbonati e presta grosso modo una cinquantina di titoli al mese. Per i soci della CI il prestito è gratuito, mentre gli altri per accedere devono versare una quota d’iscrizione di 50 kune annue. La biblioteca della CI riceve dall’Università Popolare di Trieste una borsa libro di 1.000 euro all’anno e accresce il suo fondo di circa 200 volumi all’anno in donazioni da parte di privati e del Ministero degli Esteri italiano.
La Biblioteca Universitaria possiede circa 50.000 testi in lingua italiana, ma per la maggior parte si tratta di testi di interesse storico o scientifico. Pubblicazioni recenti in italiano poco. Inoltre la biblioteca non è a “scaffale aperto”: bisogna avere le idee chiare e cercare nel catalogo.
La Biblioteca Civica offre circa 7.500 volumi in italiano, su 110.000 titoli complessivi, per la maggior parte letteratura e narrativa. Il fondo della biblioteca si arricchisce ogni anno di 250 libri in acquisti e altrettanti in donazioni (ottimi i rapporti con la biblioteca di Lissone in provincia di Milano). Liana Fortunato Diković, responsabile del servizio bibliotecario per la nazionalità italiana, pensa che sia verosimile la cifra di 2.000 testi in italiano prestati nel corso del primo semestre del 2007 e ha ricordato che la Regione Istriana da 2 anni finanzia l’acquisto di titoli italiani da parte di tutte e nove le biblioteche civiche istriane, che si devono dividere le 55.000 kune annue destinate a questo scopo. La Fortunato Diković concorda che “i libri in italiano sono pochissimi”.
Disperata anche la situazione dell’usato: pesci in faccia alla galleria "Nemeš", dove chiedendo informazioni sui libri in italiano (qualche scaffale di libri senza ordine né logica), la risposta è stata: “Lei conosce l’Italia? Gli italiani non leggono.”

Marco Pessotto

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