“Snoopy Polka”, un noir balcanico che, tra umori, amori e sangue, proietta il lettore in un mondo tanto vicino quanto sconosciuto. Non senza veleno e, insieme, divertimento. È questo il romanzo d’esordio della poetessa di lungo corso Laura Marchig, la quale coniuga parole e sentimenti. Il volume, fresco di stampa, sarà presentato il 22 maggio a Umago nell’ambito del Forum Tomizza. Sono previste anche delle presentazioni a Roma, Perugia, Napoli e poi successivamente anche a Fiume, città che ha dato i natali all’autrice. Per l’occasione l’abbiamo raggiunta telefonicamente per porle alcune domande sulla sua nuova pubblicazione.
Dopo una lunga produzione poetica ecco il suo primo romanzo. Come nasce “Snoopy Polka”?
“Nasce da un interesse di raccontare certe cose che l’arte della poesia, con i suoi meccanismi, non permette di fare. La poesia è atemporale nella sua forma, mentre la prosa possiede la funzione di raccontare il momento. In realtà il mio interesse per la prosa è presente già da diverso tempo, tanto da essermi confrontata con racconti lunghi e non. Questo manoscritto, invece, è rimasto chiuso nel cassetto per diverso tempo, finché non si è presentata l’occasione di pubblicarlo”.
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