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La scomparsa di Vigini a Trieste

Vasto cordoglio ha suscitato a Trieste e nel mondo, in particolare negli ambienti legati all’esodo istriano e nelle istituzioni in cui ha esplicato per molti anni la sua molteplice attività,  la notizia della scomparsa di Arturo Vigini, avvenuta domenica sera a seguito di un rapido aggravamento della malattia che da alcuni anni lo aveva colpito. Vigini è stato una figura di rilievo della comunità istriana che vive a Trieste, quale promotore ed animatore delle iniziative culturali ed associative che essa esprime e che la  rappresentano; da sempre impegnato nell’attività sociale e politica, ha ricoperto molteplici  importanti incarichi di pubblico amministratore nelle istituzioni elettive locali e alla Regione Friuli Venezia Giulia.
Nato nel 1926 a Collalto, una frazione del Comune di Buie, e compiuti gli studi liceali a Capodistria, Vigini, come tanti altri esuli, ripara a Trieste nel 1947, dove trova accoglienza e lavoro presso le istituzioni assistenziali ed educative promosse da don Edoardo Marzari, l’Opera Figli del Popolo e poi il Collegio “Semente Nova” realizzato presso l’ultimo piano di Palazzo Vivante. Successivamente per 16 anni opererà presso il Patronato ACLI, di cui diventerà direttore provinciale, prima di assumere nel 1971 la dirigenza dell’Ufficio personale della Società “Autovie Venete”.
Componente del C.L.N. dell’Istria, il primo organismo di rappresentanza e di tutela degli esuli istriani operante a Trieste, ed esponente della Democrazia Cristiana, in cui ha avuto crescenti incarichi di responsabilità fra cui per dieci anni quella di vicesegretario provinciale, Vigini è stato in periodi successivi consigliere alla Provincia di Trieste ed assessore ai lavori pubblici in una delle giunte presiedute da Giordano Delise; consigliere al Comune di Trieste e dal 1966 al 1972 assessore al decentramento nella prima giunta del Sindaco Spaccini, promuovendo  e realizzando in tale veste, con l’approvazione del relativo regolamento, la prima esperienza delle Consulte rionali e dei Centri civici nell’ambito cittadino; per due legislature, dal 1973 al 1988, ha fatto parte del Consiglio Regionale, nell’ambito del quale ha presieduto la commissione consiliare sanità ed assistenza e la commissione speciale per la riforma dello Statuto d’autonomia; nel periodo conclusivo del primo mandato ha fatto anche parte della Giunta regionale, subentrando all’on. Coloni quale assessore al bilancio e programmazione.
Particolarmente intenso è stato l’impegno di Arturo Vigini a favore delle iniziative di rappresentanza e di tutela degli esuli istriani e per la conservazione e la valorizzazione della loro specifica identità culturale. Nel 1967 è stato fra i fondatori dell’Associazione delle Comunità Istriane, che ha raccolto l’eredità del C.L.N. dell’Istria e di cui, anche con la sua partecipazione, è stato celebrato recentemente il 40 ° anniversario di attività; ne è stato il principale estensore dello statuto sociale e dal 1980, per oltre un decennio, presidente del sodalizio. Durante il mandato di consigliere regionale, è stato fra i promotori dell’I.R.C.I., l’Istituto regionale della cultura istriana, fiumana e dalmata, con la presentazione della legge che ne ha disposto l’istituzione ed il finanziamento, e dal 1988 al 2000 primo presidente dell’Ente. Dal 1983 al 2002 ha fatto parte anche del Consiglio di amministrazione dell’Università Popolare di Trieste, che si occupa specificatamente delle iniziative culturali a favore degli italiani in Istria. Vigini ha inoltre partecipato nel 1970 alla fondazione dell’Associazione Giuliani nel Mondo, del cui Consiglio direttivo ha fatto parte per oltre un ventennio.
L’ultima uscita in pubblico qualche settimana fa, domenica 4 novembre, quando Vigini ha voluto recarsi in Istria assieme ai familiari ed ai compaesani per la tradizionale visita ai cimiteri nei suoi paesi ed alle tombe dei propri cari. E’ stato il suo ultimo addio alla terra natale, lasciata sessant’anni fa. Di quest’incontro con la terre degli avi è stata data notizia, con foto, sul numero 166 de “La nuova Voce Giuliana”.
Le esequie, avranno luogo lunedì 3 dicembre, alle ore 11.00, a Trieste, presso la chiesa di S. Rita in via Locchi.

 

da www.arcipelagoadriatico.it

 

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