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La Guardia civica di Trieste (Il Piccolo 23 feb)

LETTERE

Da parte del Comune di Trieste e della Lega nazionale, venerdì 6 febbraio è pervenuto all’Associazione della Guardia civica, l’invito di partecipare a Basovizza alla cerimonia per la Giornata del ricordo. A causa dell’avanzata età e della malferma salute di parecchi di noi, quest’anno, con rammarico, non abbiamo potuto essere presenti nel luogo dove furono infoibati almeno sei componenti della Guardia civica. È da ricordare infatti che il nostro corpo armato, durante i quindici mesi di attività nella provincia di Trieste negli anni 1944/45, ebbe ben centododici caduti. Non uccise però nessuno, tranne un capitano della fanteria tedesca, eliminato da un mio vigile per propria difesa personale vicino al distaccamento della centrale elettrica, dove eravamo di servizio. Ciò in contrasto con altre polizie durante l’occupazione sia dei tedeschi che degli anglo-americani, per non parlare di quella imperante nella nostra zona durante i quaranta giorni dell’occupazione titina.

Tutto ciò premesso, il sottoscritto chiede perché non sia stata predisposta la partecipazione alla consegna delle medaglie al Palazzo del Governo in piazza Unità, dell’Associazione della Guardia civica di Trieste, preferendo accantonare nella solita zona grigia della storia di Trieste una parte di coloro che vissero quei giorni e che li ricordano.

Silvio Cargnelli, presidente dell’Associazione Guardia civica di Trieste

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