(ANSA) – ROMA, 28 NOV – La Granbassi è la prima (e finora unica) azzurra degli atleti di Pechino a incontrare il Dalai Lama. La campionessa aveva fatto questa promessa in agosto una volta appreso che in Tibet altre persone avevano perso la vita per mano della polizia cinese. Domenica la fiorettista incontrerà il Dalai Lama a Praga presso il Boscolo Hotel Carlo IV. "Sono molto emozionata all'idea di incontrare il Delai Lama, – ammette l'atleta, di recente al centro di una polemica con l'Arma dei Carabinieri per la sua partecipazione alla trasmissione 'Annozero' di Michele Santoro – un uomo che da quasi 60 anni combatte in modo pacifico per la causa del proprio popolo. Ho sempre ammirato l'equilibrio con il quale ha saputo, pur dall'esilio, guidare la propria gente e farne sentire la voce in tutto il mondo". "Sono conscia – sottolinea la Granbassi – che il mio gesto sia una cosa piccola in relazione alla dimensione del problema, ma credo anche che sia dovere di ognuno di fare ciò che è nelle sue possibilità per contribuire al rispetto dei diritti umani, non solo in Tibet ma in tutti i Paesi del mondo. Credo il contributo di noi sportivi – conclude – possa essere proprio quello di tenere alta l'attenzione dell'opinione pubblica su questo genere di problemi". La fiorettista triestina era stata la prima a Pechino a dire di voler regalare la sua maschera olimpica come omaggio alle sofferenze della popolazione tibetana. A imitare il suo gesto furono poi i pugili Clemente Russo e Roberto Cammarelle, che donarono i loro guantoni, mentre i canoisti Antonio Rossi (portabandiera azzurro alla cerimonia inaugurale) e Josefa Idem, donarono invece i loro body di gara. Tutti gesti di cui il primo a "rallegrarsi" fu il Ministro della Difesa Ignazio La Russa. (ANSA).
