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La Granbassi: ”Ho fatto il massimo” (Il Piccolo 12 ago)

PECHINO Ti aspetti di vederla arrabbiata per quella semifinale persa così nettamente contro Valentina Vezzali, ed invece è così felice da non trattenere le lacrime. Margherita Granbassi bagna il suo esordio alle Olimpiadi cinesi con un bronzo che la manda al settimo cielo, soprattutto perché ottenuto infilzando in punta di fioretto due russe di indiscussa caratura come Nikichina e Lamanova, prima di fermarsi davanti ad una fuoriclasse come la Vezzali. Proprio la jesina, che sarebbe poi volata verso il terzo titolo olimpico consecutivo. «Con la Nikichina avevo perso in Coppa del mondo a Marsiglia – ricorda Margherita – ma ho messo in pratica quanto imparato con l’esperienza, così come con la Lamanova. Non ci sto capendo niente, mi sento spaesata, sto vivendo il massimo delle emozioni. Peccato non aver eguagliato il podio tutto americano nella sciabola, anche se sia ai Mondiali di Torino che di San Pietroburgo le prime tre erano tutte azzurre». E peccato che, in questa serata così bella, la sua vittoria abbia contribuito ad aumentare la delusione di Giovanna Trillini, stoppata nella finale per il bronzo dalla triestina e in semifinale da un arbitraggio più che insufficiente.

«Giovanna ha detto che vuole ritirarsi? – chiede la quasi 29enne tesserata per i carabinieri – Sono commossa ancor di più dopo aver superato una grande compagna di squadra, una campionessa. Se è vero che vuole chiudere dopo le Olimpiadi, sta a noi tutte, con la squadra, farle un gran regalo». Con la Vezzali, con cui ha diviso la gloria nelle ultime due edizioni iridate, stavolta non c’è alcun strascico polemico: «Era tre gradini sopra, impossibile da contrastare. Non era facile, dopo una semifinale non disputata al meglio, tornare in pedana con un bronzo in palio. Spero che Valentina continui così sino al 16 agosto (data della prova di fioretto a squadre, ndr): è davvero in gran spolvero». In tribuna a Pechino c’erano i genitori e il fratello Francesco, a casa incollati alla tv le nipotine Matilde e Beatrice: «A loro dedico il bronzo, anche se alla scherma preferiscono il karate». Dopo i Giochi ci sarà il meritato relax, poi, chissà, il bis alla Barcolana, già vinta con l’Alfa Romeo: «Ma ad ottobre potrei essere in vacanza», sorride.

Il maestro di Granbassi e Vezzali, Giulio Tomasini ha gioito per le azzurre: «Un bronzo e un oro, è una giornata perfetta anche per quello che hanno dato – dice -. È il frutto di tanti sacrifici e di quattro anni di lavoro».

Definisce Margherita Granbassi «una ragazza dolce ma molto decisa» Paolo Meriziola, presidente del Circolo scherma di Terni dove si allena l’azzurra. Per lui «sarà la stella del futuro». Subito dopo la conquista del terzo posto, Meriziola ha inviato alla Granbassi un sms per complimentarsi e per ringraziarla. «Quest’anno ha svolto un grande lavoro – ha detto – e la medaglia conquistata è la dimostrazione che il sacrificio paga».

Il presidente del circolo ternano parla della Granbassi come di un’atleta «che ha tanta voglia di arrivare». «Quello ottenuto a Pechino – ha proseguito – è un grande successo anche perché in semifinale Margherita ha perso dalla Valentina Vezzali alla quale è andato l’oro. Sono certo che la Granbassi sarà la stella del futuro».

La Granbassi si allena nel circolo ternano dal 2006 e vive solitamente a Narni. «La speranza è che ora rimanga con noi anche per il prossimo quadriennio olimpico» ha concluso Meriziola.

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