Importante assise a Roma, dove la comunità giuliano-dalmata rappresentata dal Comitato provinciale dell'ANVGD ha incontrato la comunità ebraica della capitale.
Il primo appuntamento ha portato la folta delegazione ANVGD al Centro bibliografico ebraico, dove la Dott.ssa Gisele Levy, con un intervento articolato ed interessantissimo, ha spiegato il patrimonio letterario, storico e religioso contenuto nei loro archivi e riguardante soprattutto le comunità ebraiche in Italia. Il saluto di presentazione è stato portato da Marino Micich, Segretario della Società di Studi Fiumani, a cui è seguito l'intervento di Oliviero Zoia, Presidente del Comitato ANVGD di Roma, che ha sottolineato l'importanza storica di questo incontro. Toccante è stata inoltre la testimonianza del Signor Falck, nella doppia veste di esule fiumano ed appartenente alla comunità ebraica di Roma; grazie a questa sua peculiarità ha narrato delle preziose informazioni che sta raccogliendo sulle famiglie fiumane ebree sparse in tutto il mondo, dalle quali scaturirà un ricco volume di storia e documenti.
In tutti gli interventi sono venuti alla luce i punti in comune tra le due comunità.
L'incontro è proseguito al Museo Ebraico, sottostante la Sinagoga, nel quale la Direttrice Dott.ssa Daniela Di Castro ha dato il benvenuto alla delegazione e ha espresso la propria soddisfazione per il prezioso lavoro sociale, storico e culturale svolto dalla comunità giuliano-dalmata romana. Donatella Schurzel, Vicepresidente del Comitato ANVGD e motore propulsivo dell'iniziativa, ha ringraziato per la generosa e collaborativa ospitalità, mentre il Segretario nazionale Fabio Rocchi ha portato il saluto del Presidente Toth, impossibilitato a partecipare.
La visita al nuovo museo e alla splendida Sinagoga hanno posto il suggello alla mattinata di incontri e di confronti. Al termine un simpatico scambio di doni, consistenti in pubblicazioni di interesse incrociato ed un rinfresco rigorosamente a base di ricette dell'antica tradizione ebraica.
E' stata opinione comune che questo primo incontro apre nuovi spiragli di collaborazione tra le due comunità, con obiettivi condivisibili e percorribili grazie alla medesima volontà di trasmettere la propria storia, la propria cultura e la propria memoria alle giovani generazioni.