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La cerimonia per Norma al quartiere istriano

Un folto pubblico, composto e commosso ha accompagnato ieri sera la cerimonia in ricordo di Norma Cossetto, giovane istriana, vittima delle foibe, simbolo dei crimini commessi negli anni bui dell’ideologia comunista-nazionalista che tanti lutti e divisioni ha decretato in terra istriana, a Fiume e in Dalmazia anche con gli infoibamenti del 1943 e del 1945.

Davanti al monumento dedicato alla giovane di Santa Domenica di Visignano, si sono schierati il gonfalone della Città, i labari e le insegne delle Associazioni e delle rappresentanze d’arma. Inaugurato nel 2009 alla presenza dell’on. Gianfranco Fini, a cura del Comune di Trieste il cippo sorge nel quartiere di Baiamonti, rione costruito negli anni Sessanta per dare una casa agli esuli dalle terre dell’Adriatico orientale e diventa oggi una meta per tutti coloro che vogliono sapere e capire. Norma era una studentessa, figlia di una famiglia in vista di Santa Domenica. Venne imprigionata e torturata e poi fatta precipitare in una foiba: la sua colpa? L’essere italiana, benestante, una donna di cultura.

Nel saluto di Renzo Codarin, Presidente dell’ANVGD, Comitato provinciale di Trieste, è stata espressa la speranza che nel ricordo di Norma si ricompatti una realtà, che il suo nome diventi un monito qui ed in Istria affinché tali brutture non s’abbiano mai a ripetersi. Sulla sua tomba a Santa Domenica durante tutto l’anno si svolge un mesto pellegrinaggio, a volte di familiari, a volte di “istriani” che individualmente o in gruppo vanno a rendere omaggio alla ragazza ventiquattrenne che perse la vita in modo vile e ingiusto.

Al saluto di Codarin si è aggiunto anche quello dell’Assessore Paolo Rovis, a nome del Comune di Trieste che dell’impegno a riconoscere il ruolo della città nel dialogo su queste tematiche, ha fatto una bandiera: erigendo monumenti, dedicando vie e piazze a personaggi eccellenti del mondo istriano, fiumano e dalmato ma soprattutto riconoscendo il ruolo che queste genti hanno avuto nello sviluppo della città stessa.

A sottolineare la solennità del momento alcune poesie interpretate da Alma Petrigna e l’intervento, sempre convinto e partecipe, della banda dell’ANVGD diretta dal maestro Ernesto Beacovich.

(da www.arcipelagoadriatico.it)

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