La Dieta democratica istriana ritorna infatti alla carica per far trasferire il centro amministrativo della Regione da Pisino, dove si trova attualmente, a Pola. E lo fa a quattro anni dal fallimento del tentativo condotto dal sindaco della città dell’Arena nonché deputato Boris Miletic. La “disfida” dura ormai da un ventennio. Ancora nel 1993 l’allora presidente della Repubblica Franjo Tudjman aveva deciso di investire del titolo di centro amministrativo dell’Istria proprio Pisino. E l’aveva fatto in segno di “riconoscimento” alla città per cosi dire più croata dell’Istria.
Pola e la Dieta democratica avevano mal digerito il rospo e, già a caldo, avevano annunciato l’intenzione di combattere contro Zagabria allo scopo di riportare in tempi brevi la sede della “capitale” nel sud dell’Istria. Poi, però, avevano ben presto messo nel cassetto i velleitari e “sanguigni” propositi. E, con tutta probabilità, l’avevano fatto allo scopo di evitare scontri intestini con conseguenze dannose.
Adesso, però, Pola e il partito alzano nuovamente la voce e chiedono di essere ascoltati. Zagabria, peraltro, questa volta sembra essere decisamente più possibilista e propensa a dare la sua benedizione alla decisione in materia che sarà assunta dall’Assemblea regionale. Il massimo organo rappresentativo dell’Istria. Ad assicurare tale disponibilità è stato infatti il governo nazionale in risposta alla precisa richiesta di trasferimento del centro amministrativo inoltrata in sede parlamentare dal deputato dietino Valter Boljuncic.
A questo punto la prossima mossa spetta all’Assemblea regionale ma, viste le forze in campo, l’esito della votazione appare scontato a favore di Pola. Secondo Boljuncic e gli altri sostenitori dell’iniziativa Pola ha tutte le ragioni per diventare capoluogo dell’Istria in quanto ne è già centro economico, culturale e scientifico. Ovviamente non ci sta il sindaco di Pisino Renato Krulcic, assolutamente contrario allo “scippo”, ed è anche lui un esponente della Dieta.
«Pisino è storicamente la capitale dell’Istria perché – afferma il sindaco Krulcic – proprio qui vengono rilasciate le licenze, a partire da quelle edilizie, perché sempre qui hanno sede la direzione regionale per le strade, l’Agenzia per lo sviluppo rurale dell’Istria, la Revisione di stato e tanti altri uffici regionali di enti statali e ministeri».
Dal canto suo il leader dietino Ivan Jakovcic si dice compiaciuto che finalmente Zagabria lasci decidere all’Istria su una questione cosi importante. «Questo è un passo concreto verso l’autonomia regionale» aggiunge Jakovcic, precisando che in ogni caso Pisino rimarrà la sede dell’Assemblea regionale nel rispetto dello sviluppo policentrico della penisola. Favorevole a Pola capitale è il deputato indipendente Damir Kajin.
p.r. / www.ilpiccolo.it 16 giugno 2013
Il deputato dietino Valter Boljuncic (foto www.istarski.hr)