Dopo la Seconda guerra mondiale il giovane stato jugoslavo intende educare le masse operaie. E per farlo milioni di famiglie vennero mandate in vacanza sulla costa dell’Adriatico, a volte anche contro la loro volontà. Un’intervista allo storico Igor Duda. […] “La nostra magnifica costa dalmata è un luogo perfetto per mandarci in vacanza le masse operaie della Repubblica federale jugoslava. Dobbiamo creare stazioni balneari e sanatori, affinché tutti coloro i quali lavorano e contribuiscono alla costruzione della nostra comunità possano riposarsi per essere pronti a rimettersi al lavoro”. Queste parole sono state pronunciate da Josip Broz Tito nel 1946, a Spalato, in occasione dell’adozione della normativa sulle vacanze pagate ai lavoratori, ai salariati e ai funzionari jugoslavi. Per lo storico Igor Duda, specializzato nella storia dell’industria del turismo e del divertimento, professore presso l’Università di Pola questo “turismo sociale” fu motore della modernizzazione della società jugoslava.
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