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Josipovic: «La comunità serba è parte dell’identità nazionale» (Voce del Popolo 28ott13)

Il presidente della Repubblica di Croazia Ivo Josipović è tornato a sottolineare l’importante contributo dato nel corso della storia dalla comunità serba allo sviluppo del Paese. “L’identità della comunità serba in Croazia fa parte della nostra identità nazionale complessiva”, ha osservato il Capo dello Stato intervenendo al congresso dei borsisti della Società economica serba Privrednik svoltosi sabato scorso a Zagabria.

Fate una passeggiata per Zagabria, osservate le targhe, i palazzi, sfogliate le pagine di storia e vi accorgerete dell’immenso contributo dato dai serbi alla Croazia, al nostro successo”, ha dichiarato Josipović. Il presidente ha ammesso che il rapporto tra i croati e i serbi nel corso della storia ha conosciuto alti e bassi, toccando il punto più basso durante l’ultima guerra. “Anche in questo caso – ha puntualizzato –, sia l’una sia l’altra comunità, devono considerare in modo obbiettivo quali sono state le cause e quali sono le conseguenze, cercando il modo migliore per superarle”.

Il presidente Josipović si è detto convinto del fatto che ciascuna persona coltivi più di un’identità. “La saggezza della comunità sta proprio nel rendersi conto che queste differenze, siano esse legate alla nazionalità o al credo religioso, rappresentano la ricchezza di una società”, ha spiegato Josipović. “Una politica intelligente – ha proseguito – saprà riconoscere in questo un vantaggio, una politica cieca, invece, sfrutterà tale situazione per istigare scontri e tensioni che non portano nulla di buono alla società”.

Il Capo dello Stato ha detto di ritenere che in questo momento la società croata è tormentata da seri problemi nella sfera dei rapporti interetnici. È però convinto che si tratti di un episodio che alla fine sboccherà sulla strada giusta. “Sono convinto che tra i croati e i serbi prevalgono coloro i quali si rispettano a vicenda e sanno di dover collaborare”, ha rilevato il presidente della Repubblica.

Josipović ritiene necessario favorire l’integrazione e non dell’assimilazione. Per il Capo dello Stato integrazione significa saper garantire alle minoranze nazionali la possibilità di costruire i propri enti culturali e scientifici, e i propri partiti politici. D’altra parte ritiene anche che gli appartenenti alle minoranze nazionali debbano includersi nelle istituzioni della società croata, per scongiurare il rischio di una loro ghettizzazione.

Parlando dei rapporto tra Zagabria e Belgrado il presidente ha ribadito che esistono numerosi problemi. Ha espresso il parere che sia la Croazia sia la Serbia hanno la forza per promuovere un dialogo aperto e che a loro volta i rispettivi governo hanno la forza per chiudere le questioni aperte.

All’incontro, nel corso del quale a 11 alunni e 13 studenti sono state assegnate altrettante borse di studio è intervenuto pure Miodrag Linte, nella veste di emissario del presidente dell’Assemblea popolare serba (Nebojša Stefanović). “La Croazia e la Serbia devono emulare l’esempio della Francia e della Germania”, ha dichiarato il deputato serbo.

(fonte “la Voce del Popolo” 28 ottobre 2013)

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