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Jakovcic dall’Istria: «Kajin è un pericolo. E offende gli italiani» – 17gen13

Sta provocando grossi scossoni sulla scena politica istriana e croata in generale l’incauta e infelice dichiarazione dell’ex dietino Damir Kajin che nella prospettiva delle elezioni locali del maggio prossimo, ha paragonato il presidente dell’Unione italiana Furio Radin a Benito Mussolini.

 

Parlando ieri ai giornalisti a Pola il presidente della Regione istriana Ivan Jakovcic ha puntato innanzitutto l’indice contro il leader socialdemocratico Zoran Milanovic, invitandolo a pronunciarsi se intende appoggiare Kajin nella sua candidatura a presidente della regione, anche dopo queste sue pesanti affermazioni. Il paragone di Kajin ha proseguito Jakovcic, oltre a offendere l’intera Comunità nazionale italiana e il suo massimo rappresentante Furio Radin che è anche a capo della commissione parlamentare per i diritti umani e minoritari, rappresenta un tentativo di turbare in Istria la convivenza tra italiani e croati.

 

Anche Valter Flego candidato della Ddi a presidente della regione in un comunicato stampa ha condannato l’uscita di Kajin. Ho ricevuto molte telefonate da parte di appartenenti alla Comunità nazionale italiana profondamente turbati e offesi dalle sue parole, dice Flego, aggiungendo che qualcuno ha annunciato di voler informare dell’accaduto il governo italiano, il Consolato di Fiume e l’Ambasciata italiana a Zagabria.

 

Sull’argomento si è fatto sentire lo stesso Radin: «Cosa potrei dire a Kajin che mi definisce fascista per il solo fatto di aver osservato che non parla l’italiano?», si chiede. «Potrei continuare la polemica oppure lasciarlo nel suo aceto mentale. Io gli ho semplicemente detto che il presidente di una regione bilingue non può parlare con la gente servendosi di un interprete, come se gli italiani in Istria fossero degli stranieri». «Per Kajin è fascismo e non diritto al bilinguismo – prosegue Radin – quando un cittadino di nazionalità italiana chiede che il sindaco o un altro funzionario capisca la sua lingua».

 

(fonte “Il Piccolo” 15 gennaio 2013)

 

 

 

Furio Radin, deputato italiano al Sabor croato (foto www.vecernji.hr)

 

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