La partecipazione complessiva degli autori è stata lievemente più sentita, ma i numerosi premi non assegnati indicano che la qualità dei lavori pervenuti non ha entusiasmato i commissari delle giurie. Colpa di criteri troppo rigidi o di lavori non proprio all’altezza del Concorso d’Arte e di Cultura “Istria Nobilissima”? Difficile rispondere in modo “empirico”. Resta il fatto che era quasi inevitabile che lo smalto di “Istria Nobilissima” s’intaccasse un po’: segni di stanchezza e qualche ruga a fronte di questi ormai 45 anni anni suonati, raggiunti fino a qui senza subire sostanziali interventi – poca cosa, nemmeno un botox come si deve –, nonostante i tempi, la società, il modo di sentire ed esprimersi siano cambiati.
In verità, è da un po’ di edizioni che si sta parlando di “segni di cedimento” e che si sta riflettendo sulle possibili iniezioni di vitalità e ringiovanimento; poi però arriva un lampo di luce, un’annata super, che fa sperare bene e dimenticare il proposito di rimettere mano al Concorso e ritoccarlo chirurgicamente. Ci sono, in particolare, due segmenti che da tempo chiedono un intervento sostanziale: la categoria giovani e il premio giornalistico. Necessario, quindi, ripensare alle modalità di partecipazione e alle possibili forme più opportune per avvicinare il Concorso a un ambito quanto più esteso.
“La sensazione, affatto personale e soggettiva, è che già dall’anno prima stiamo assistendo a un premio che non è più quello di una volta”, riconosce Marianna Jelicich Buić, titolare del Settore Cultura della Giunta esecutiva dell’Unione Italiana, che ieri a Palazzo Gravisi, a Capodistria, ha ufficializzato i nomi dei vincitori 2012, categoria per categoria (si veda il riquadro). La cerimonia della consegna dei premi e riconoscimenti si terrà il 16 giugno a Portorose. Annunciata la presenza del pianista e compositore italiano Giovanni Allevi. Ricordiamo che “Istria Nobilissima” viene promosso dall’Unione Italiana e dall’Università Popolare di Trieste con l’obiettivo di promuovere e affermare la creatività artistica e culturale della Comunità nazionale italiana di Slovenia e Croazia e di diffonderla sul territorio del suo insediamento storico e su quello italiano. È un ottimo mezzo per far conoscere le specifiche professionalità dei connazionali e finora ha portato all’affermazione di illustri intellettuali in diversi campi artistici e culturali…
Veniamo alle cifre e al confronto con la passata edizione. I numeri parlano di un bell’incremento: quest’anno l’adesione è stata di 132 autori, nel 2011 era di 114. Sempre i numeri ci dicono che da un “popolo di poeti” (e scrittori) ci stiamo trasformando via via in un “popolo di pittori”; e difatti le arti visive battono la letteratura con 61 (42 lo scorso anno) “contro” 44 (39 nel 2011) firme. Debole il campo teatrale (passa da 3 a 2 lavori), l’arte cinematografica-video-tv (da 4 a 1), quello giornalistico (sale da 3 a 4) e musicale (aumenta da 9 a 11). Male le due categorie speciali, vale a dire per i residenti nella Repubblica italiana e in altri Paesi (ma nel bando di parla di cittadini residenti in Italia, passo che va riveduto) che sono di origine istriana, istro-quarnerina e dalmata, rispettivamente per italofoni residenti in Slovenia e Croazia, soprattutto se va considerata l’ampiezza del bacino costituito dal mondo degli esuli e dei loro discendenti, che produce cultura e arte. Ma, soprattutto, si dovrà ragionare sul percorso migliore da intraprendere per invogliare i giovani a parteciparvi. Il loro forfait è stato sentito, quest’anno – e non è che non si fosse pensato a loro, tant’è che il bando 2012 prevedeva un premio promozione destinato proprio alle nuove generazioni –, e per evitare che si ripeta nel futuro andranno instaurate nuove forme di dialogo con le istituzioni scolastiche e possibilmente anche con i docenti.
Ilaria Rocchi
“La Voce del Popolo” 15 maggio 2012