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Istria e Carinzia si scoprono simili (Il Piccolo 04 set)

Un filo sottile lega Istria e Carinzia. È fatto di storia comune, in prima battuta, soprattutto per quanto riguarda i due dopoguerra. Sull’argomento Massimiliano Lacota, presidente dell’Unione istriani è riuscito a coinvolgere Josef Lobnig, presidente del consiglio Josef Lobnig, presidente del Consiglio del Land di Carinzia, in visita ieri in città. L’esponente politico austriaco, che ha avuto anche una serie di colloqui con la presidente della Provincia Maria Teresa Bassa Poropa e il sindaco Roberto Dipiazza («Trieste deve ritornare a essere il porto dell’Austria», ha detto il primo cittadino), ha espresso innanzitutto la sua soddisfazione per la presenza a Klagenfurt il prossimo 10 ottobre di una delegazione triestina in occasione della festa per il 90° anniversario del, plebiscito che, nel 1920, sancì la permanenza della Carinzia nell’Austria, scacciando le mire annessionistiche yugoslave. «Un plebiscito che a noi non è stato concesso», ha chiosato Lacota, tracciando parallellismi con la questione istriana del secondo dopoguerra. Niente rancori, però, almeno da parte austriaca. Lobnig ha annotato infatti che «in futuro non vogliamo fare i conti con gli altri ma piuttosto, traendo lezioni dal passato, ”gestire la storia”». Un discorso di collaborazione che prevede «il coinvolgimento di Friuli Venezia Giulia, Veneto e Croazia». Intanto sulle uscite di Zagabria sulla restituzione dei beni abbandonati dagli esuli Lacota ha detto solo che «gli avvocati sono già al lavoro».

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