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Istria: drastico calo dell’occupazione (Voce del Popolo 18 ott)

Alla fine di settembre in Istria si registravano 625 disoccupati in più rispetto al mese precedente, segno inconfondibile della conclusione della stagione turistica, che in tutta la regione, lo ricorderemo, ha fatto registrare degli ottimi risultati. Già alla fine di agosto si erano avuti i primi sentori della fine del lavoro dei dipendenti stagionali, ma allora a rimanere senza impiego erano state “solo” 132 persone, per lo più stagionali, con una percentuale d’aumento rispetto al mese di luglio di appena il 2,3 per cento; alla fine dello scorso mese, invece, la disoccupazione è salita del 10 per cento.

 

Stando all’ultimo bollettino dell’Ufficio regionale di collocamento al lavoro, quindi, alla fine di settembre in tutta l’Istria si registravano 6.572 disoccupati, contro i 5.945 della fine di agosto. Sconfortante anche il paragone con lo stesso mese dell’anno scorso: 317 disoccupati in più, con un aumento del 5 per cento Come risulta ancora dal resoconto, in settembre all’Ufficio di collocamento al lavoro sono stati evidenziati 1.355 nuovi disoccupati, ben il 73 per cento in più in confronto al mese precedente, dei quali l’85 per cento con una precedente esperienza lavorativa (1.159 persone), il rimanete 15 per cento 169) alla ricerca di un primo impiego. Di questi, tre disoccupati su 4 erano lavoratori stagionali, mentre gli altri sono rimasti senza lavoro come personale in esubero o a causa della cessazione dell’attività della ditta presso la quale erano impiegati. Sta di fatto che in settembre tutte le filiali istriane hanno registrato un aumento della disoccupazione. La più colpita è Parenzo, con un aumento del 38 per cento, quindi Umago (26,8), Pola (8,7), Rovigno (5,8), Albona (4,3), Pisino (3,9) e Pinguente (2,8).

 

Tra i disoccupati di settembre, 2.576 persone usufruiscono dell’indennizzo per la categoria, ossia il 40 per cento del numero totale. Per quanto riguarda il grado d’istruzione dei disoccupati, risulta che il 4,4 per cento non dispone di alcuna qualifica, il 23 per cento ha terminato la scuola dell’obbligo, mentre una grande maggioranza, ossia il 59 per cento, dispone del diploma di scuola media. Tra gli iscritti all’Ufficio di collocamento al lavoro, inoltre, il 12 per cento laureato. La statistica indica pure che il 15 p,.c. dei disoccupati sono giovani fino ai 24 anni, ma la fascia più colpita è quella tra i 25 e i 34 anni (il 26 per cento). Il 23 per cento dei disoccupati hanno tra i 45 e i 54 anni, mentre il 18 per cento hanno superato i 55 anni e per loro è certamente più difficile trovare un’occupazione. L’Ufficio di collocamento in settembre ha pubblicato i concorsi per 385 posti di lavoro, il 26 per cento in meno in confronto al mese precedente, ma anche il 45 per cento in più rispetto allo stesso mese del 2011.

 

Se in settembre tanti sono rimasti senza lavoro, 390 persone sono riuscite a trovare un impiego e si tratta di 129 persone in più rispetto al mese precedente (ben il 50 per cento), anche se nella maggior parte dei casi (l’89 per cento) si tratta di un lavoro a tempo determinato e solo nell’11 per cento di un impiego fisso. Tra quanti erano iscritti all’Ufficio di collocamento, 110 persone hanno così trovato un lavoro nel settore scolastico, 74 nell’industria di trasformazione, 46 nell’amministrazione, 32 in campo edilizio, 30 nel commercio, 23 nell’industria alimentare e 20 nel settore sanitario.

 

(fonte “la Voce del Popolo” 18 ottobre 2012)

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