«Un risultato importante frutto di un impegno corale di tutto il Paese e di ciascuna istituzione croata che a livello regionale e locale ha aderito a suo tempo al network dell’Euroregione Adriatica». Così il presidente dell’Euroregione Adriatica (EA), Michele Iorio, intervenendo a Pola alle celebrazioni per l’ingresso definitivo della Croazia nell’Unione europea.
«La Croazia – ha aggiunto l’ex governatore del Molise – è più forte e più indirizzata verso uno sviluppo complessivo e sostenibile. Ciòrende più determinato e incisivo il cammino dell’Euroregione e dei suoi componenti».
Iorio ha poi ricordato che sette anni fa, proprio a Pola, si firmava l’istituzione ufficiale dell’Euroregione Adriatica. «Per la prima volta – ha sottolineato – enti locali diversi, appartenenti a Paesi che solo fino a qualche anno fa erano divisi dalla ‘cortina di ferro’ e prima ancora si erano ferocemente combattuti in fronti opposti nei due conflitti mondiali, si trovavano riuniti insieme per costruire un futuro comune basato sulla pace, sul rispetto reciproco, sull’ interscambio e sulla ricerca degli elementi di unione e di condivisione culturale, umana, economica e sociale. Anticipammo in qualche modo ciò che oggi in maniera più grande e più formale è accaduto con la Croazia entrata nella Ue. Dimostrammo con l’Euroregione che si poteva pensare in grande, che si poteva mettere da parte le diversità per puntare sulle condivisioni.
Mettemmo in pratica quel motto che vede riconosciuti gli europei: uniti nella diversità. Forti di questa positiva esperienza che ha portato alla realizzazione di tanti progetti – ha concluso – possiamo dire che l’entrata della Croazia sarà un successo per questo Paese, ma anche per l’intera comunità europea».
(fonte www.ansa.it 2 luglio 2013)