TRIESTE – Alla Bancarella, come già annunciato, anche quest’anno era stato assegnato nuovamente uno spazio riservato alla letteratura e alle attività del gruppo nazionale italiano in Slovenia e Croazia con l’incontro intitolato “Leggere per conoscere e capire: le collane dell’EDIT di Fiume”, un appuntamento a cura del direttore della Casa editrice della CNI Silvio Forza con Ramo d’Oro editore. Per quest’ultimo gruppo editoriale era presente Gabriella Musetti, che già da tempo sostiene, in maniera anche appassionata, la letteratura della CNI in quanto – auspicabile – parte integrante della letteratura italiana. Un altro dibattito che ha suscitato molto interesse ed ha intrattenuto con curiosità un folto pubblico è stato l’incontro con la prof.ssa Erna Toncinich, che ha presentato un volume dal titolo “Un gioiello d’identità: la vicenda del Moretto Fiumano”. All’incontro ha partecipato anche Liliana Venucci Stefan, del Settore Editoriale della Casa editrice EDIT di Fiume. Questo appuntamento si è tenuto sabato pomeriggio ed ha raccontato, in definitiva, tutta la storia di un gioiello derivante dalla passione per l’esotico nel settecento veneziano, confluito in varie forme, ora raffinate, ora kitsch, nella Fiume contemporanea che presenta in varie forme e luoghi un monile che diventa simbolo di una cultura mutevole, ma a modo suo permanente. Erna Toncinich, insegnante, critico d’arte ed esperta di comunicazione, ha esposto il suo trattato dimostrando una piacevole erudizione ed una certa capacità d’intrattenimento, rivelando le sue fonti documentarie e una passione per questo particolare gioiello che dura in lei fin da quando era bambina, periodo durante il quale la figura di questo uomo nero divenuto oggetto di decoro ancora la spaventava. Nel suo lavoro emerge la figura del 95.enne Rodolfo Rudi Giraldi, un esperto vivente del moretto che risiede attualmente negli Stati Uniti e che ha raccolto un catalogo con centinaia di modelli del gioiello, con disegni fatti a mano e a matita. Giraldi confezionava questi monili all’estero, generalmente commissionati da esuli. Anche tramite il contatto con quest’uomo, Erna Toncinich decise, sette anni fa, di scrivere il libro qui presentato.
L’incontro con Silvio Forza e Gabriella Musetti si è tenuto invece domenica nel tardo pomeriggio. Forza ha avuto modo di presentare l’ultima collana firmata in collaborazione con Il Ramo d’oro editore, che sta avendo un buon successo editoriale confermando come sia possibile, utilizzando i giusti canali, presentare le proprie attività al di fuori del contesto della minoranza nazionale in Slovenia e Croazia. Processo che, da quanto si è appreso, attraversa ancora varie fasi di difficoltà considerando i problemi di sempre alla base delle sopravvivenza delle minoranze, unitamente ai nuovi processi scarsamente incentrati sull’etnia nella nuova Europa dei popoli. Ad ogni modo, la maturità con la quale sembra oggi possibile gestire argomenti storici spinosi come quelli alla base della letteratura della CNI fanno ben sperare a chi è impegnato quotidianamente in questo lavoro di particolare costruzione ed espressione culturale. (em)
