03.09.2025 – Con la presentazione del programma presso lo stand della Regione Veneto all’82a Mostra del Cinema, sono iniziati gli appuntamenti della rassegna “Il cinema della frontiera adriatica alla Mostra di Venezia” a cura dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia in collaborazione con Federazione delle Associazioni degli Esuli istriani fiumani e dalmati, Centro di Documentazione Multimediale della cultura giuliana istriana fiumana e dalmata, CINIT-Cineforum Italiano, Isola Edipo, Regione Veneto, Comune di Venezia, Biennale di Venezia e Centro Sperimentale di Cinematografia.
Coordinati da Alessandro Cuk (critico cinematografico e organizzatore della rassegna nonché Presidente del Comitato provinciale di Venezia dell’ANVGD), hanno preso la parola il Presidente del Consiglio Regionale del Veneto Roberto Ciambetti, il Presidente della Biennale di Venezia Pietrangelo Buttafuoco, il Prefetto di Venezia Darco Pellos, la Presidente del Centro Sperimentale di Cinematografia Gabriella Buontempo, il Direttore di Rai Fiction Maria Pia Ammirati, la Vicepresidente dell’ANVGD Donatella Schürzel e la Presidente del Consiglio Comunale di Venezia Ermelinda Damiano.

Segnaliamo prima di tutto l’intervento del prefetto Pellos, il quale ha parlato con grande emozione delle origini istriane della sua famiglia, mentre il presidente Ciambetti ha ricordato la consolidata collaborazione tra associazionismo degli esuli e Regione Veneto nella salvaguardia e promozione della storia della frontiera adriatica.

Un impegno culturale che si concretizza attraverso la realizzazione di documentari, film e materiale multimediale, che ha poi una grande importanza soprattutto quando si affrontano questi argomenti nelle scuole. Venicefilm è antesignana in tale ambito: in queste giornate verranno proiettati diversi docufilm che ne testimoniano l’impegno in materia (Alida, Vola Colomba, Trieste è nostra soltanto per citare le opere che verranno proiettate in questa circostanza) ed è alle battute finali la realizzazione di un’opera dedicata ai sacerdoti (italiani, sloveni e croati) perseguitati dal regime comunista jugoslavo di Tito in Istria.
La professoressa Schürzel, che sarà anche relatrice al seminario di formazione per docenti che si svolgerà nell’ambito di questa kermesse, ha evidenziato che dopo un prolungato silenzio, anche il mondo del cinema e dei documentari sta scoprendo la storia del confine orientale, dando lustro e visibilità a storie individuali e prospettive di più ampio respiro sulla travagliata vicenda. Questo crescente interesse contribuisce anche a meglio definire l’identità del popolo dell’esodo giuliano-dalmata.

Se Ammirati ha confermato l’interesse della RAI per la storia della frontiera adriatica e che con l’ANVGD c’è una consolidata sinergia (Rotta 230° Ritorno alla terra dei padri e La bambina con la valigia) che porterà ad ulteriori produzioni, il Presidente della Biennale Buttafuoco ha espresso tutta la sua ammirazione per gli esuli adriatici e per la determinazione che continuano a profondere per conservare e far conoscere la propria identità, impegno questo in cui la produzione cinematografica riveste un ruolo importantissimo. La presenza del Centro Sperimentale di Cinematografia rappresentato da Gabriella Buontempo ha ulteriormente ribadito l’interesse del cinema per storie, protagonisti e vicende troppo a lungo dimenticati.

«Grazie alla Biennale per il grande spazio riservato a un progetto che mette in risalto una storia tragica risalente agli anni più bui del nostro Paese – ha sottolineato infine Damiano rappresentando il Comune di Venezia – È molto importante parlarne in un palcoscenico prestigioso come la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica. Apprezzo particolarmente la giornata formativa: il nostro obiettivo principale, anche con il Mese del Ricordo, è parlare ai giovani. In dieci anni abbiamo coinvolto tantissimi ragazzi, promuovendo progetti volti a diffondere una memoria universale, libera da ideologie e negazionismi, basata sul rispetto reciproco e sul dialogo. Venezia fu la prima città, ancora prima della legge nazionale, a intitolare un piazzale ai Martiri delle Foibe; una sensibilità che portiamo avanti grazie alla collaborazione con l’ANVGD, con una rete che cresce e diffonde la memoria tutto l’anno».

Nel pomeriggio la commozione è stata molto intensa alla proiezione del film “La bambina con la valigia”, tratto dall’omonimo libro che la giornalista Gigliola Alvisi ha scritto proprio insieme ad Egea Haffner, la bambina immortalata alla vigilia della partenza dalla natia Pola con la valigia recante la scritta “Esule giuliana N. 30.001” in una fotografia che è ormai diventata il simbolo dell’Esodo giuliano-dalmata.
Vedere scorrere le immagini della sua storia, dalla spensieratezza dell’infanzia a Pola alle difficoltà del reinserimento nel tessuto sociale di Bolzano, passando per la sofferenza della scomparsa del padre, sequestrato nel maggio 1945 dall’OZNA, la polizia segreta di Tito, e mai più tornato a casa, dopo aver sentito Egea Haffner stessa, che ha altresì testimoniato la vita che ha saputo poi costruire ed i sentimenti che la portano a raccontare la sua storia nelle scuole e nelle cerimonie istituzionali, come al Quirinale in occasione del Giorno del Ricordo, ha commosso molti dei presenti. Tra costoro anche le attrici del film Sara Lazzaro e Sinead Thornhill, le quali hanno evidenziato l’importanza della pellicola per trasmettere la storia e le emozioni di chi è stato travolto da eventi così tragici.

I produttori RAI Gabriella Buontempo e Massimo Martino hanno riferito di quanto siano stati emozionati dalla lettura della biografia di Egea come testimonianza di una storia non raccontata, cogliendo però tra le righe anche il radioso sguardo verso il futuro che caratterizza l’esule istriana, capace di trasformare la resilienza in forza. Sicuramente altre storie e testimonianze dell’esodo e di quel che l’ha causato saranno al centro di nuove produzioni dell’emittente pubblica.
La kermesse prosegue alle ore 17.00 di oggi, mercoledì 3 settembre, con un omaggio ad Alida Valli grazie alla collaborazione del Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma: proiezione all’Isola di San Servolo (sede del CSC veneziano) del docufilm “Alida” di Mimmo Verdesca. Gli interventi introduttivi saranno di Adriano De Santis (Direttore del Centro Sperimentale di Cinematografia), Marco Caberlotto (Produttore), Alessandro Cuk (autore del libro “Alida Valli – Da Pola ad Hollywood e oltre”). [LS]



