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Incoronate: turisti italiani picchiati al ristorante (Il Piccolo 13 ago)

ZARA Cinque turisti italiani, tre donne e due uomini, sono stati malmenati la notte scorsa dai proprietari del ristorante 'Aquarius' in Croazia, nello stretto di Mala Proversa (isola di Katina), nell’arcipelago delle isole Incoronate (Kornati), a Sud di Dugi Otok (Isola Lunga), dopo una discussione per la conversione della valuta e il rilascio della fattura per la cena. Lo riferiscono gli stessi turisti, quattro siciliani e un loro amico triestino, in vacanza su una barca a vela.

Hanno avuto da ridire sul conto, poi hanno comunque pagato e hanno chiesto la fattura. Tutto immaginavano i turisti italiani in vacanza in barca a vela in Croazia meno che finire la serata malmenati e gettati in mare dai proprietari del ristorantino nel quale avevano deciso di passare la serata nella baia di Mala Proversa, uno di quegli angoli da sogno ai quali si approda dopo aver ormeggiato alla fonda ed essere arrivati a terra a bordo di una piccola barca del locale.

La disavventura è capitata a tre donne palermitane, tra cui un avvocato e la giornalista Elvira Terranova, che da qualche giorno stavano navigando insieme a due amici, un palermitano e un triestino, lungo la costa croata a bordo di una barca a vela. «Ci hanno massacrato prendendoci a calci, pugni e schiaffi lasciandoci letteralmente per terra – racconta la Terranova – a uno degli uomini (siciliano, ndr) hanno fatto saltare persino due denti. E per salvarci dalla furia di quegli energumeni abbiamo dovuto tuffarci in acqua. E meno male che siamo stati soccorsi dallo skipper di una barca italiana ormeggiata poco distante che ci ha riportato a bordo della nostra barca».

Tutto è cominciato a fine cena, quando la conversione della valuta croata in euro ai cinque turisti è sembrata poco corretta, una differenza di una decina di euro che comunque è stata prima contestata ma poi pagata. Quando però il gruppo ha chiesto il rilascio della ricevuta, la discussione si è fatta animata. «Prima si sono rifiutati di riportarci a bordo della nostra barca – racconta ancora la Terranova – poi improvvisamente, mentre aspettavamo sul molo, sono usciti fuori tre energumeni che ci hanno aggredito con estrema violenza, donne comprese». «Ora – dice la turista – cercheremo di andare al centro cittadino più vicino per sporgere denuncia e farci visitare da un medico. Abbiamo già avvisato l'ambasciata e il consolato italiano».

Pronta la presa di posizione dei diplomatici italiani a Zagabria. «Mi sono personalmente informato presso la polizia locale e sono in costante contatto con i cittadini italiani che mi hanno descritto l'accaduto», ha riferito l'ambasciatore italiano in Croazia Alessandro Pignatti Morano di Custoza. L'ambasciata ha assistito i connazionali anche nelle procedure per presentare denuncia presso la polizia di Zara.

Intanto sono discordanti le versioni di quanto accaduto l’altra sera al ristorante di Katina. La Terranova ha raccontato che sono stati il ristoratore e altri individui usciti dal ristorante Aquarius a malmenarli, dopo che avevano invano chiesto la ricevuta, «con botte e legnate, anche contro noi donne».

Il proprietario del locale, Zoran Ramov, nega invece che a malmenare i turisti italiani sia stato lui o qualcuno dei suoi dipendenti: «L’uomo descritto come ”energumeno” dalla turista italiana potrebbe essere un altro ospite del ristorante, o qualcun altro, io non c’entro», ha raccontato. «È vero che c'è stato un piccolo malinteso, circa 7-8 euro che non hanno saldato, ma le ragioni della rissa sono altre», continua Ramov aggiungendo che «i siciliani erano irritanti e hanno fatto arrabbiare tutti nel ristorante». Nel pomeriggio l'uomo è stato interrogato dalla polizia.

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