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”Impediremo visite alle foibe” (UdI 06 apr)

Comunicato stampa dell'Unione degli Istriani

Si riaccende la polemica ad un mese dai fatti di Golobivnica, la foiba nei pressi di Corgnale di Divaccia in cui lo scorso 28 febbraio una commemorazione regolarmente autorizzata dalla polizia slovena era stata bloccata da una contromanifestazione con simboli titini e tricolori con la stella rossa.

A riattizzare gli animi una lettera scritta da una delle organizzazioni slovene responsabili del blocco lo scorso febbraio, la cosiddetta “Civilna iniziativa za primorsko” con sede ad Aidussina, nel Goriziano, indirizzata sia all’Unione degli Istriani, sia al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

“Siamo sgomenti, ma non certamente sorpresi, dalle argomentazioni e dal tono di una lettera che invece di andare nel senso auspicato, cioè verso un ravvedimento rispetto agli atteggiamenti sgradevoli ed antistorici documentati a Golobivnica a fine febbraio, vuole invece rinfocolare un odio ed una contrapposizione che dovrebbero appartenere alla Storia” commenta il presidente Massimiliano Lacota.

Nella lettera si scrive di Trieste che è città fascista dal 1945 (le stesse tesi di Samo Pahor), dell’Italia che ha occupato tutta la parte occidentale della Slovenia con l’ingiusto Trattato di Rapallo, dell’Unione degli Istriani – la maggiore associazione di esuli istriani – che sarebbe un centro di aggregazione neofascista, del genocidio perpetrato dall’Italia contro gli sloveni e – come se ciò non bastasse – si dettano pure condizioni per poter autorizzare una nuova commemorazione in Slovenia e cioè:

• condividere una lista di monumenti – e non luoghi naturali – dove sono state commesse barbarie fasciste e, soltanto dopo, onorare le vittime dei fatti avvenuti in seguito alla liberazione di Trieste;
• pubblicare il testo della relazione della nota commissione italo-slovena;
• realizzare un parco commemorativo dei condannati sloveni nell’ex poligono di Opicina.

“E’ semplicemente inaccettabile, sotto tutti gli aspetti, sia il contenuto sia la forma delle lettere inviate che, purtroppo, nonostante alcune estreme iniziative tese a minimizzare i veri sentimenti d’oltreconfine sui fatti storici – come l’intervista dei direttori de Il Piccolo e del Primorski Dnevnik a due ex senatori – non fanno che confermare invece totalmente il clima di astio e di chiusura che si vive nella vera realtà dei fatti.” sottolinea Lacota, che conferma la volontà di ripetere la commemorazione a maggio.

“E’ un diritto di tutti commemorare i propri morti, dove questi sono stati barbaramente uccisi” conclude Lacota “com’è giusto che la posizione ufficiale di queste organizzazioni vengano messe a conoscenza dell’opinione pubblica”. “A tale scopo l’Unione degli Istriani organizza per giovedì pomeriggio, alle ore 16.30 presso la Stazione Marittima una conferenza di presentazione con gli aggiornamenti e le relative iniziative”.

 

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