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Il Silenzio dell’Esodo: le Foibe (dentrosalerno.it 27 giu)

di Patricia Luongo

Belle e suggestive località immerse nel verde. Luoghi che era stato martirizzato dal secondo conflitto mondiale come tanti altri regioni europee. Luoghi che una volta erano ancora una parte d’Italia. La natura è maestosa nella sua bellezza. Alberi. Boschi. Paesaggi che nascondono scenari che fanno rabbrividire chiunque abbia un cuore.Sentieri alberati,  percorsi stretti dove sbucano in una destinazione  cruenta. Gruppi di persone che camminano lungo questi sentieri consapevoli del proprio destino.  Sono prigionieri, sono incatenati tra loro. Camminano uno dietro l’altro minacciati dai propri aguzzini. La loro destinazione  erano le Foibe, la porta verso l’inferno e la fine delle loro vite. La loro colpa? Essere italiani. Le Foibe sono state un qualcosa  di terribile, le quali hanno fatto parte di una realtà ancora più sconvolgente. Le  Foibe erano delle cavità carsiche in cui innumerevoli persone sono state gettate dentro, sepolte vive ( infoibate ) dai partigiani di Tito. Erano migliaia di italiani che hanno visto finire le proprie vite in questo modo.

E’ stato appunto a causa di questa drammatica realtà che gli italiani della Dalmazia, dell’Istria e di Fiume  si videro costretti a fuggire da una ferocia fuori dal comune che aveva come obiettivo una pulizia etnica. Termini come foibe, campi di concentramento, fosse comune hanno caratterizzato pagine e pagine della storia dell’umanità, dopo tali orrori queste realtà non dovrebbero mai più aver luogo, sono orrori da non ripetersi mai più nella storia. Oggi grazie a coloro che non hanno dimenticato quel periodo storico vengono ricordati eventi ed episodi  che hanno sconvolto intere famiglie italiane. Persone costrette a fuggire  dalla loro stessa Italia per rifugiarsi in Italia, la loro patria. E’ stato grazie a queste persone che ancora oggi vive il ricordo di questo tragico periodo, triste pagine della storia italiana ed europea. Grazie a queste persone e al Parlamento Italiano è stato istituita nel 2004 la Giornata della Memoria per la Tragedia delle Foibe dell’Esodo  degli italiani di Istria, Fiume e Dalmazia.

La giornata del Ricordo viene celebrata il 10 Febbraio. Il 10 Febbraio è un momento dedicato esclusivamente alla memoria di un’Italia che non esiste più che vive nella memoria di coloro che hanno vissuto quegli eventi. Questo evento non desidera alimentare né odi  ne rancori, e non ha scopi o obiettivi politici. E’ un momento per ricordare i nostri connazionali. Il “Comitato 10 Febbraio” ogni anno si impegna a celebrare nel migliore dei modi il ricordo dei martiri istriani, fiumani e dalmati e coloro che fortunatamente sono riusciti a raggiungere l’Italia. Dopo questi tragici episodi  avutosi circa sessant’anni orsono cosa rimane? Il ricordo. La memoria. Episodi del nostro passato recente che non devono essere messi nel dimenticatoio. Queste domante possono affollare le menti di numerosi persone che si chiedono il perché di tali atti. Gesti cruenti e spietati che hanno caratterizzato un’epoca difficile e tormentata. Perché? Cosa spinge l’animo umano a commettere tali gesti? Forse non esistono risposte così soddisfacenti e capaci di essere esaustive.

Forse non avremmo mai una risposta. Forse l’unica cosa che si può fare è ricordare e riflettere. L’unica cosa da fare è imparare  dagli errori e dagli orrori del passato per far si che non accada mai più.  

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