Mi permetto di dire qualcosa ai tre recenti articoli sulla futura ferrovia Fiume-Ungheria. Questa linea, che fa parte del Corridoio 5, dimostra ancora di più l’inutilità tecnica della diramazione slovena del corridoio originale da Zidani Most, a metà strada tra Lubiana e Zagabria, all’Ungheria se non per motivi geopolitici. Alla fine ci saranno due linee parallele di media qualità quando ne serviva una fatta bene per l’alta velocità/capacità via Zagabria. Comunque il tratto mancante di 70 chilometri Zidani Most-Zagabria verrà coperto dal Corridoio 10 che da Lubiana si sovrappone al 5 permettendo ai passeggeri di arrivare nella città croata in tempi veloci. Ma la nuova linea fa ben altro accorciando di 50 chilometri le distanze attuali tra diverse città. Da Zagabria a Pivka, e quindi l’Italia e l’Istria, serviranno 250 km contro gli attuali 240 via Lubiana. Un’alternativa perfetta se verrà anche migliorato il tratto Fiume-Pivka puntando in futuro al suo raddoppio. L’Istria, l’area più ricca, avrà ulteriori benefici con il tunnel ferroviario sotto l’Ucka Lupogliano-Abbazia già in progetto da decenni. Gli attuali 400 km da Pola/Rovigno a Zagabria via Lubiana si ridurranno a 300 con il percorso naturale via Fiume ed eviteranno la Slovenia. Piccoli vantaggi andranno anche tra la Dalmazia e la capitale e tutto quello che sta oltre con il raddoppio del tratto in comune Zagabria-Ogulin, a metà strada da Fiume. Grandi vantaggi invece tra Spalato e Fiume più vicine di 50 km e a 4 ore di distanza anche se non è chiaro come avverrà la connessione sempre intorno a Ogulin. Automaticamente anche il Nord Italia ne è in parte coinvolto perché per un ipotetico treno pieno di turisti da Milano a Spalato potrebbero bastare 11 ore per i 950 chilometri di distanza e cioè lo stesso tempo della nave via Ancona, riducibili a 10 con la Tav Milano-Venezia. L’ostruzionismo sloveno di certo non aiuta, però è anche vero che alla fine nessuno è indispensabile perché per la Croazia ci si rassegnerà ad andarci via mare mentre il Corridoio 5 può passare da Tarvisio e dal porto di Fiume o probabilmente a nord delle Alpi. Comunque tra tutti i corridoi europei solo questo è così complesso con ben tre diramazioni ufficiali che complicano le cose e dove ognuno guarda al proprio interesse: il breve tratto da Capodistria, la Fiume-Zagabria e la dimenticata e lunghissima linea dal porto bosniaco di Ploce a Zagabria.
Patrick Mazzieri